Assecondando desideri di stagione, ci diamo appuntamento al fiume a cercare refrigerio in queste arroventate giornate estive, ma anche ad agganciare una suggestione per il nostro perdurante cammino sinodale.
Il libro di Giosuè racconta come l’intera comunità d’Israele attraversi avventurosamente il Giordano. Mosè, esperto fin dall’infanzia in grandi manovre acquatiche, non c’è più, ma il Signore sì e l’incredibile si ripete: le acque si dividono, il popolo passa a piedi asciutti e per la prima volta si accampa nella terra della promessa.
I capitoli 3 e 4 descrivono nel dettaglio com’è andata, ma noi ci concentriamo sulla curiosa intuizione di Giosuè di far raccogliere dodici pietre dal greto del fiume, da custodire come ricordo indelebile di questo portentoso passaggio, «perché siano un segno in mezzo a voi» (Gs 4, 6). Dodici pietre, segno che ribadisce e rende incancellabile la memoria della fedeltà di Dio all’alleanza.
Anche il cantiere Sinodo custodisce dodici pietre: sono le parole chiave emerse dal lavoro dei gruppi e messe in luce nel testo di sintesi. Sulle pagine de Il Piccolo vogliamo raccoglierle, una alla volta. Sono anch’esse il segno di passaggi piccoli ma prodigiosi, di attraversamenti avvenuti, di fedeltà e di comunione toccate con mano.
Dodici parole antiche ma sempre nuove, di cui senza troppa fatica potremo ritrovare traccia nelle nostre chiese, perché scolpite nei capitelli e nelle statue; dipinte sulle tele; riprodotte nelle absidi, nelle volte e sulle pavimentazioni; raffigurate nelle decorazioni di altari, amboni, tabernacoli… perché il cammino che ci attende, a cui lo Spirito indubitabilmente chiama, è in continuità col passato, è radicato nella nostra storia ecclesiale, è scritto sulla roccia della fede di questo nostro popolo.
Sono dodici parole da assaporare e sono pietre focaie, da cui far scoccare scintille; sono parole da fare, compito per le vacanze, e sono – rubando un’espressione di papa Francesco – blocchi di pietra nelle mani del divino scultore, che saprà trarne capolavori.
Sono anche funi lanciate dagli uni verso gli altri, perché la nostra rete, quella di cui parla la sintesi diocesana, diventi sempre più forte e bella.
suor Maria Elisa Visani
Le 12 parole
La sezione dedicata sul sito della Diocesi per scaricare la Sintesi
