Stop al lavoro nei cantieri edili, in agricoltura e nel florovivaismo in condizioni di caldo estremo o anomalo, in determinate fasce orarie. Con un’ordinanza regionale che verrà firmata domani dalla presidente facente funzioni, Irene Priolo, scatterà in Emilia-Romagna, a partire da lunedì 29 luglio il divieto di lavorare in questi settori, in condizioni di esposizione prolungata al sole e svolgendo attività fisica intensa, dalle 12.30 alle 16, nei giorni e nelle aree in cui le mappe nazionali online del rischio segnalano un livello “alto”.

“Tutto il nostro territorio è interessato da un’eccezionale ondata di caldo, caratterizzato da temperature elevate e da un alto tasso di umidità – spiega in una nota Priolo -. Condizioni, queste, che rendono rischioso lo svolgimento di tutta una serie di attività, svolte prevalentemente in ambiente esterno, e che rendono non più rinviabile l’adozione di misure di protezione. Tutelare i lavoratori per noi resta una priorità”.

Oggi l’incontro degli assessori Vincenzo Colla (Lavoro) e Alessio Mammi (Agricoltura) con i sindacati e le associazioni di categoria, con cui sono stati condivisi i contenuti dell’ordinanza.

La misura resterà in vigore fino al 31 agosto prossimo. È fatto salvo l’obbligo, da parte dei datori di lavoro, dell’adozione di ogni misura organizzativa idonea e necessaria a salvaguardare i livelli minimi delle prestazioni dei servizi pubblici essenziali.

La mancata osservanza degli obblighi indicati dall’ordinanza comporterà le sanzioni previste per legge (articolo 650 del Codice penale), se il fatto non costituisce più grave reato: l’arresto fino a tre mesi o l’ammenda fino a 206 euro.