«È doveroso mantenere vivo il ricordo, avere alto il valore della democrazia e della libertà. Affinché non ci siano mai più persone considerate inferiori e per questo trucidate» – ha esordito il sindaco Jader Dardi nel suo discorso pubblico, sabato 29 gennaio 2022, in mattinata, presso il monumento, in piazza Cesare Battisti, eretto a ricordo di Suor Benedetta Pompignoli dichiarata Giusta fra le Nazioni, suora francescana della Sacra Famiglia, per avere posto in salvo decine di ebrei.

Si è svolta una cerimonia a ricordo della Shoah, delle vittime dei campi di concentramento e delle persecuzioni dei nazifascisti, con deposizione di fiori.

Una cerimonia semplice, molto toccante, che rientra nelle manifestazioni della Giornata della memoria, per non dimenticare la tragedia che ha insanguinato l’Europa.

Il monumento per la suora francescana, Suor Benedetta Pompignoli, originaria del comune romagnolo, è una stele realizzata dall’artista mosaicista ravennate Marco De Luca, inaugurato il 15 luglio 2021.

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Il titolo “Giusta tra le nazioni” è un riconoscimento per indicare i non-ebrei che hanno agito in modo eroico a rischio della propria vita e senza interesse personale per salvare anche un solo ebreo dal genocidio nazista della Shoah. L’1 luglio 2018, suor Benedetta è stata proclamata ’Giusto fra le nazioni’ dallo Yad Vashem di Gerusalemme.


Suor Benedetta Pompignoli (Modigliana 1876-Brisighella 1968) fu responsabile della fraternità delle Suore Francescane della Sacra Famiglia, scrive Forlì Today, presente a Firenze dal 1912 al 1998. La superiora si trovava a Firenze, durante la seconda guerra mondiale, in via del Serraglio nell’opera chiamata ’Protezione della Giovane’. Tra il 1943 e il 1944, la situazione per la locale comunità ebraica diventò drammatica, e numerose comunità religiose si aprirono all’accoglienza offrendo, a rischio della loro stessa vita, riparo e spesso la salvezza. Suor Benedetta e tutta la sua comunità aprirono le porte della loro fraternità proteggendo ebrei italiani e apolidi in fuga dai rastrellamenti.

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Suor Benedetta Pompignoli

La giovane insegnante Miranda Servi, fuggiasca insieme alla madre anziana e ammalata, fece parte di questi ebrei fortunati e lasciò una testimonianza scritta, il 21.09.1944 ritrovata negli archivi della comunità ebraica di Firenze, ricordando la vicenda. Questa testimonianza consentì a Sara Cividalli, figlia di Miranda, di richiedere con successo l’ambito riconoscimento di ’Giusto fra le nazioni’.

«Questo monumento è la nostra pietra d’inciampo col nome a merito di Suor Benedetta», ha proseguito il sindaco Dardi, «appena la situazione dovuta alla pandemia migliorerà, organizzeremo un’incotro in presenza con Sara Cividalli e gli alunni dei vari gradi dell’Istituto Comprensivo di Modigliana, perché è doveroso ricordare le opere meritevoli di Suor Benedetta».

«La Giornata della Memoria è importante per costruire qualcosa di meglio per le generazioni future.

Davanti a fatti così efferati, tragici, con le possibilità di comunicazione dovute alla rete, deve ora crescere l’opera e il lavoro di pacificatori. Bisogna costruire la pace, specie nelle comunicazioni, a maggior ragione verso le persone che sono «diverse» da noi», ha affermato il parroco don Marco Corradini e ha proseguito leggendo un’estratto dal discorso di papa Francesco allo Yad Vashem, il 26 maggio 2014 «Uomo dove sei finito?».

A conclusione dell’evento, Suor Nadia Pompili ha letto una commovente preghiera trovata in un campo di concentramento.

Erano presenti le autorità civili, la vice sindaco Alice Lancioli, le autorità religiose e militari oltre alle suore della Sacra Famiglia e Suor Ornella Fiumana, i rappresentanti delle varie associazioni di volontariato di Modigliana, il gruppo Alpini, la Pro Loco Modigliana, la Protezione Civile e numerosi cittadini.

Roberta Tomba