La Chiesa si prende cura dei fidanzati che si preparano al matrimonio per un motivo fondamentale: il matrimonio è una vocazione, cioè una chiamata che Dio fa a ciascuno dei coniugi per accompagnarli in un cammino di santità che li conduca alla vita eterna. Questo cammino si concretizza nel realizzare un progetto di felicità che coinvolge non solo i coniugi, ma tante altre persone (figli, genitori, fratelli, sorelle, amici), toccate dall’amore gratuito che fonda la famiglia. Si capisce bene allora che il matrimonio non è fatto per generare una coppia chiusa in se stessa e non costituisce il punto di arrivo di un percorso, ma rappresenta la base di partenza in cui il dono reciproco che i coniugi si fanno l’uno all’altro si trasforma quotidianamente in dono anche a favore di tante altre persone. Perché questo sia possibile occorre saper elaborare un progetto che presuppone che i coniugi abbiamo chiaro il motivo per cui si sposano e presuppone una forte intenzionalità, perché realizzare questo progetto non è facile e richiede uno sforzo continuo, che dura tutta la vita e richiede perseveranza e formazione. Ma perché questo sforzo risulti realizzabile occorre una comunità che aiuti i giovani sposi a vivere questa dimensione del dono. Ecco l’importanza che le giovani coppie continuino quel percorso che, in comunione con altre, le ha accompagnate, durante il fidanzamento, ad apprendere i fondamenti del matrimonio.
Il via del percorso a fine novembre con incontri a cadenza mensile
Con questo intento, la Diocesi ha deciso di far partire un percorso che offra gli strumenti, umani e spirituali, per accompagnare i giovani sposi in questo cammino. Il percorso partirà a fine novembre, in coincidenza coll’inizio dell’Avvento, e terminerà con la Pentecoste, intorno a maggio-giugno del prossimo anno, proponendosi incontri a cadenza mensile. Affronterà temi di orientamento familiare ed educativo (la relazione coniugale in tutte le sue espressioni e in particolare in quella affettiva, sessuale e comunicativa; l’educazione dei figli; le relazioni con le famiglie di origine; il rapporto tra lavoro e famiglia ecc.), ma anche temi dottrinali e spirituali per aiutare a comprendere quanto la fede sia parte integrante di una vita familiare di senso, perché consapevole di un fine che la trascende. In questo percorso i partecipanti saranno accompagnati da una coppia guida con oltre 30 anni di matrimonio alle spalle e una esperienza di formazione familiare e da un sacerdote che saprà sviluppare i temi dottrinali e spirituali, facendone comprendere le implicazioni per una famiglia cristiana. Il tutto in un clima familiare (gli incontri si svolgeranno in casa) che aiuti l’amicizia e la confidenza tra i partecipanti.
A partire da lunedì 1 dicembre (20.45-22.30)a Faenza, Corso Mazzini, 60. Info e iscrizioni 348 5537361 (Monica) o al 338 757 0282 (don Stefano)
Paolo e Monica Bontempi
don Stefano Vecchi














