I campi estivi offrono ai giovani un’occasione unica per esplorare mondi nuovi. Durante il mese di luglio, ragazzi e ragazze di varie fasce d’età della parrocchia di Bagnacavallo hanno vissuto esperienze diverse tra loro ma accomunate da un profondo valore formativo e comunitario. Tra ambientazioni di fantasia e percorsi di crescita personale, i giovani esploratori sono tornati a casa con amicizie, valori e nuovi ricordi indelebili.

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A Luogoraro (Fc), il “Branco Fiore Rosso” si è cimentato in un’avventura ispirata al mondo di Dungeons & Dragons: un gioco di ruolo dove i partecipanti si sono uniti per esplorare il continente di Elindor e combattere la regina Lich, simbolo di oppressione e malvagità. «Abbiamo scoperto un mondo antico e ostile, ma il nostro gruppo ha dimostrato il suo valore: siamo riusciti a supportarci l’un l’altro e a restare uniti, vivendo momenti di pura felicità», raccontano i partecipanti.

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A Casteldelci (Rn), esploratori e guide hanno rivissuto l’epoca dell’impero giapponese: un campo di dodici giorni immerso nella natura tra salite, discese e vasti prati che hanno accolto i giovani esploratori. Ogni gruppo ha ricreato una “famiglia”, condividendo pasti, giochi e momenti di vita quotidiana.

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Gli scout più grandi del clan “Destino” Bagnacavallo 1 sulle orme delle Aquile Randagie hanno scelto una route fuori degli schemi che rifiuta ogni compromesso con la mediocrità: Val Codera.

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Per i più piccoli e i ragazzi delle scuole medie, l’estate è stata un tempo per riflettere e giocare, tra storie di santi e miti antichi. Ripercorrendo alcune delle 12 fatiche di Ercole, i giovani esploratori hanno vissuto giornate piene di giochi, passeggiate e momenti di riflessione sui temi della Bibbia. Gli educatori, pur riconoscendo la fatica, sottolineano il dono di aver condiviso la bellezza della fede cristiana: «È stato bello vedere i ragazzi più grandi prendersi cura dei più piccoli, cercando soluzioni insieme e creando una vera comunità unita».

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Infine, il Campo di servizio al Sermig di Torino, aperto alle annate 2006 e 2008, ha permesso ai partecipanti di toccare con mano la realtà della solidarietà. «In un luogo dove il mondo è il tuo vicino, ognuno contribuisce a migliorare la vita degli altri».