L’accoglienza verso chi vive un momento di difficoltà può prendere tante forme. Dalle mani tese per servire un pasto caldo al riuscire a parlare la stessa lingua del proprio interlocutore, magari arrivato da poco in Italia e a disagio per non riuscire a districarsi tra parole a cui non sa dare significato: “permesso di soggiorno”, “ritiro viveri”, “famiglia”. In tutte queste esperienze si è messa in gioco Maria Chiara, giovane faentina di 24 anni che da settembre sta svolgendo il servizio civile regionale al Centro di ascolto diocesano della Caritas di Faenza. Le sue giornate spaziano dal servizio mensa a quello nei dormitori fino agli ascolti degli ospiti e alla distribuzione viveri. Tra le qualità che ha potuto mettere in campo, c’è la sua conoscenza dell’inglese e del francese, essenziale per instaurare fin da subito un legame più forte con ospiti che faticano ancora con l’italiano e farli sentire a proprio agio. «Stavo terminando gli studi alla laurea triennale in Lingue straniere – ricorda Maria Chiara – e cercavo un’attività nel periodo in cui dovevo scrivere la tesi: il bando del servizio civile è capitato proprio nel momento giusto».
Le attività a fianco dei poveri
Oltre a valorizzare la propria conoscenza delle lingue, il servizio civile le ha fatto vivere una prima esperienza di tipo lavorativo che le sarà utile per il futuro. «Ho potuto cimentarmi in alcune qualità, come quelle organizzative, che ho sempre avuto – commenta -, mentre ne ho sviluppate altre, come la pazienza. Qui al Centro di ascolto è fondamentale. E ho imparato a mettere da parte i pregiudizi nell’incontro con l’altro». Sono tante le persone e i vissuti che Maria Chiara ha potuto conoscere in questi mesi. «Spesso ci limitiamo a vedere il senza tetto come una persona negativa, per non dire cattiva. Invece, conoscendolo, comprendiamo la sua storia e tanti pregiudizi vengono spazzati via».
Tra le attività più significative, quelle al centro diurno La Tenda, uno spazio di ristoro nel periodo invernale a San Domenico dove chi non ha una casa può trascorrere del tempo assieme tra giochi e merende. «All’inizio ero un po’ in difficoltà, poi nel tempo mi è piaciuto proprio andarci, passando ore a giocare a carte, tutti uguali attorno al tavolo, con la voglia di divertirci». Oppure il vedere come, in mensa, tutti diano una mano. «Gli ospiti più in difficoltà sono i primi ad aiutarci, e questo mi ha fatto molto pensare». Dopo il servizio civile, Maria Chiara vuole continuare gli studi alla magistrale di Lingue. Con una consapevolezza ancora maggiore del valore che hanno le parole per costruire legami.
Il bando 2024 scade il 15 luglio
È aperto il bando per il Servizio Civile Regionale con due posti disponibili alla Caritas di Faenza all’interno del progetto “Ripartenze”. Un giovane verrà coinvolto in attività di supporto ai progetti di economia sociale di Farsi Prossimo: Dress Again e Terra Condivisa. L’altro presterà invece servizio al Centro di ascolto diocesano. Il progetto, rivolto a giovani tra i 18 e i 29 anni, ha durata di 10 mesi, a partire dal 1° ottobre 2024, e prevede un impegno settimanale di 20 ore. È previsto un rimborso spese di 440 euro al mese. Si può presentare candidatura entro il 15 luglio. Per Info: Erica 3897986824, mail: serviziocivilecaritas@diocesifaenza.it
Bando completo: caritasfaenza.it
Samuele Marchi