Viabilità e allagamenti diffusi. Questo il cuore dell’emergenza che sta colpendo oggi Ravenna e il territorio circostante con ormai migliaia di persone evacuate da Conventello, San Pietro in Trento, Pilastro, Ragone, Roncalceci, Longana, Ghibullo, Filetto, Coccolia, Villanova di Ravenna, Fosso Ghiaia“Bisogna chiudere le falle negli argini che inondano i reticoli della rete consortile – spiega il Prefetto di Ravenna, Castrese de Rosa -. Questo crea allagamenti nelle frazioni e nelle strade. Abbiamo sollecitato l’esercito ad intervenire. E anche la viabilità è compromessa”.

Il sistema consortile è sotto pressione, conferma il presidente del Cer, Canale Emiliano Romagnolo, Nicola Dalmonte. “Il Cer è un canale che sottopassa il livello dei fiumi – spiega -: quando questi esondano, l’acqua si riversa lì aumentandone la portata”. Negli ultimi giorni anche il mare ha faticato a ricevere acqua da fiumi e la rete consortile è sovraccarica e si generano allagamenti. Questo è quello che è avvenuto oggi e ancora sta avvenendo in varie frazioni e zone attorno a Ravenna: da Villanova (dove l’acqua è uscita dal Canale Magni) a Fornace Zarattini.

Il problema di base è la quantità d’acqua caduta“Si parla della pioggia che di solito cade in quasi un anno concentrata in 10 giorni. Il terreno in collina si è come ‘sciolto’. Come se mettessimo litri di acqua in un chilo di farina”.

Le conseguenze per famiglie e imprese sono sotto gli occhi di tutti. Dalmonte è anche direttore di Coldiretti Ravenna e il settore agricolo da questa emergenza è stato devastato: “Diverse aziende agricole sono isolate, in collina”. Incalcolabili i danni