Raggi di speranza a sostegno della popolazione ucraina che ancora sta vivendo il dramma della guerra. E’ questo il titolo della raccolta fondi lanciata dall’associazione San Giuda Taddeo di cui è presidente don Vasyl Romaniuk, cappellano per gli ucraini a Forlì, Faenza, Cesena e Imola. “Fin dall’inizio della guerra della Russia contro l’Ucraina – inizia una sua lettera -, gli ucraini, residenti nelle città di Forlì, Faenza, Cesena e Imola si sono attivati per dare il supporto alla nostra Patria. Con l’aiuto della comunità italiana siamo riusciti a inviare tanti aiuti umanitari: alimentari, beni di prima necessità, vestiti, medicine, cibo e pannolini per i piccoli. E anche oggi 15 dicembre abbiamo inviato un camion pieno di aiuti a Mykolaïv, una delle regioni più colpiti dai terroristi russi. E per questo Vi siamo molto grati e lo sappiamo che non basta solo una parola grazie. Preghiamo continuamente per il Popolo Italiano cosi generoso in questo periodo verso il popolo ucraino”.
Don Vasyl Romaniuk è cappellano per gli ucraini a Forlì, Faenza, Cesena e Imola. Ha fondato l’associazione San Giuda Taddeo
“Oltre agli aiuti umanitari inviati – prosegue don Vasyl -, in stretta collaborazione con l’associazione Ucraina di Rimini “LeLeKa”, con il contributo dei cittadini ucraini residenti in Romagna e della Caritas di Forlì, Faenza, Imola e Cesena, abbiamo acquistato e abbiamo donato all’Ucraina quattro ambulanze. Per poter crescere e svolgere le diverse attività, ultimamente legate agli aiuti all’Ucraina e ai rifugiati il 31 maggio di quest’anno abbiamo ì costituito l’Associazione San Giuda Taddeo ODV, e il 31 agosto siamo stati iscritti al Runts (Registro Unico Nazionale del Terzo Settore). La nostra Associazione San Giuda Taddeo e le comunità ucraine, in stretta collaborazione con diverse parrocchie ucraine in Italia: Milano, Terni, Pescara, Trieste, e in stretta collaborazione con don Ivan Stefurak del Centro Anticrisi dell’Arcidiocesi di IvanoFrankivsk, in Ucraina, ha acquistato e donato all’Ucraina ulteriori sei ambulanze e un furgoncino”.
“Con i primi giorni di dicembre – spiega don Vasyl – inizia il decimo mese dall’invasione delle truppe russe in Ucraina. Più di 290 giorni in cui il popolo ucraino, con la resilienza, si oppone alla violenza ed all’isolamento, soffrendo la carenza di generi alimentari e medicine, resistendo sotto i consecutivi colpi dei missili. Dall’inizio di ottobre le bombe russe, con precisione, colpiscono il sistema degli impianti energetici, rendendo impossibile il regolare funzionamento della rete elettrica e conseguentemente deli impianti di riscaldamento e distribuzione dell’acqua potabile per i milioni di ucraini”. La situazione delle persone è aggravata dalle condizioni climatiche della stagione. Nell’inverno, per giorni senza luce e riscaldamento, la temperatura degli ambienti nelle case e nei condomini è uguale alla temperatura all’esterno. I gruppi di persone più fragili e vulnerabili sono i bambini, le persone anziane, le persone malate e ferite. “Noi, comunità ucraini e volontari di Romagna – dice don Casyl – insieme con l’Associazione San Giuda Taddeo cerchiamo di dare il nostro piccolo aiuto per le persone bisognose, organizzando una campagna di raccolta fondi per l’acquisto di oggetti di prima necessità”.
Come donare

I fondi raccolti dalla campagna Raggi di Speranza su iban dell’Associazione San Giuda Taddeo ODV IT54L0503413203000000004733 saranno destinati all’acquisto di oggetti essenziali per la sopravvivenza del popolo ucraino nelle gravi condizioni dovute alla guerra e all’inverno.
Oggi in Ucraina disperatamente servono:
• generatori portatili di corrente;
• power bank – caricatori portatili
• vestiti caldi;
• sacchi a pelo;
• le coperte termiche;
• le torce elettriche;
• intimo termico;
• borracce termiche;
• calzini;
• le scarpe invernali.
“Coordinerò personalmente la raccolta fondi con il Consiglio Direttivo e soci dell’associazione San Giuda Taddeo – conclude la lettera – e con il Consiglio Parrocchiale. Serviranno per acquistare ed inviare in Ucraina gli oggetti sopra elencati. I primi giorni di ogni mese forniremo un report dei fondi raccolti, e dei beni consegnati nelle città Ucraine”.