Vedere il sole là dietro le nuvole più nere. È lo sforzo che dobbiamo fare oggi quando ci confrontiamo sul tema del ripopolamento montano. I numeri dei trend demografici dei nostri Comuni sono impietosi, li possiamo leggere a pag. III del Piccolo del 12 maggio. Basterebbe un dato: nel 2022, fino ad aprile, solo sei nuove nascite a Modigliana. Le politiche messe in atto finora per la valorizzazione dei territori più periferici hanno fallito, come si è evidenziato nel convegno del 4 maggio scorso promosso dalla Pastorale sociale. Senza lavoro non si sviluppano i servizi, ma senza servizi la gente cerca lavoro altrove. A ogni serranda di un nuovo negozio che si alza si ha sempre la sensazione che si tratti di un fuoco di paglia. Verrebbe voglia, a questo punto, di alzare le braccia e arrendersi, mollare tutto e scendere giù a valle. E a ogni giovane che va verso le città, si perdono competenze, idee, tradizioni. Diventiamo, in sostanza, tutti più poveri.

Dietro quel manto nero di fronte ai nostri occhi però c’è altro. Ci sono comunità vive che difendono la loro “fabbrica dei marroni”. Ci sono eccellenze e storie da raccontare a cui troppe volte non è stata data voce. Ci sono giovani che si rimboccano le maniche per costruire il loro futuro. Ci sono persone che credono in una politica fatta di idee e non di slogan. Associazioni che superano i muri che le dividono e si mettono in gioco in una correzione fraterna reciproca per amore della propria vallata. Partiamo dal sole dietro le nuvole, ognuno nel suo ambito, ma facciamolo subito. Serve una miccia per partire, e ognuno di noi può esserlo.

Samuele Marchi

Ripopolamento montano: esigenze e buone pratiche

Il progetto Oltreterra

L’appello dei giovani scout: “Servono spazi e servizi”

Buone pratiche: il progetto ‘Cambia vita’ di Rocca San Casciano

Il punto con i sindaci di Marradi, Modigliana, Tredozio

Montebello, Stella dell’Appennino e Sentieri Agrourbani: 3 buone pratiche da Modigliana