Un bosco capace di mettere a sistema turismo, formazione e competenze. E’ quello che sta mettendo in atto Modigliana e che è stato raccontato al convegno promosso dalla Pastorale sociale della Diocesi di Faenza-Modigliana nell’incontro del 4 maggio scorso. Per quanto riguarda le buone pratiche, Alessandro Liverani, consigliere e direttore dell’Ordine dei Dottori Agronomi, ha portato tre esempi di casi di buone pratiche effettuate nel territorio di Modigliana. Da oltre 30 anni lavora e si occupa di montagna. La Tenuta di Montebello di proprietà del Comune di Modigliana, comprende 320 ettari di foreste, a 700 metri. All’interno si sono sviluppate tante attività di recupero del patrimonio forestale: sono stati introdotti pascoli in bosco, per esempio i cavalli. La Tenuta è data in mano all’associazione di Protezione Civile locale, specializzati negli incendi boschivi. Montebello è luogo di formazione per l’Università di Firenze, vi si svolgono corsi per funzionari pubblici della Protezione Civile e abilitazione dei cani per soccorso della Regione Emilia Romagna. Inoltre è meta di uscite e campi scout. Viene promossa una gestione ecosostenibile della Tenuta e a partire da Montebello si sono sviluppati vari percorsi e sentieri nel bosco, segnati.

La seconda buona pratica segnalata su Modigliana è Stella dell’Appennino, che comprende 11 produttori locali di vino, circa 300 ettari di vigne, gestite a livello biologico, il vignaiuolo è infatti il garante dell’ecosistema. Si parte da competenze molto alte e i vignaiuoli sono andati a recuperare le vigne storiche e abbondonate.

La terza buona pratica sono i Sentieri Agrourbani, alcune camminate messe a sistema attorno a Modigliana. Percorrendoli tutti e compilando un passaporto, si ottengono premi e riconoscimenti.

Modigliana è l’unico territorio il cui Comune possiede una foresta e con un sistema di riscaldamento a biomasse e teletrasporto, si potrebbero riscaldare a costo zero edifici comunali e creare due o tre posti di lavoro. Inoltre le nuove tecnologie legate all’agricoltura consentono di ottenere ottime produzioni, bisogna però costruire nuovi bacini di contenimento dell’acqua perché c’è bisogno di ulteriori risorse idriche e si rischia un deficit idrico.

a cura di Roberta Tomba