Cumuli di schiuma nel canale Fosso Vecchio hanno suscitato l’allarme degli agricoltori, che da tempo denunciano la situazione. Coldiretti Ravenna chiede un intervento risolutivo: il fenomeno è noto da anni e interessa non solo l’agricoltura, ma anche la salute ambientale del territorio e del mare Adriatico.

Fenomeno preoccupante lungo il Fosso Vecchio

Cumuli di schiuma biancastra sono esondati nei giorni scorsi dal Fosso Vecchio, struttura idraulica fondamentale per il drenaggio delle acque nel bacino del Destra Reno e fonte primaria per l’irrigazione delle coltivazioni dal Faentino alla Bassa Romagna, sino ad Alfonsine. Il fenomeno ha destato forte preoccupazione tra gli agricoltori, che hanno prontamente segnalato la situazione a Coldiretti Ravenna.

Allertata dagli associati, l’organizzazione ha informato il sindaco del Comune di Bagnacavallo, territorio coinvolto, che ha immediatamente trasmesso la segnalazione ad Arpae.

Un problema ambientale non più rinviabile

«Bene che le nostre sollecitazioni abbiano contribuito ad accelerare l’apertura dei cantieri per la messa in sicurezza dei territori attraversati dal Fosso Vecchio – afferma Coldiretti Ravenna –. I rilievi odierni, tuttavia, rendono evidente come sussista ancora un forte problema ambientale e come non sia più rinviabile la bonifica definitiva del canale».

Coldiretti ricorda che episodi simili si erano già verificati in passato, ben prima delle alluvioni del 2023, con acqua rossa e presenza di schiuma in superficie. L’organizzazione agricola aveva più volte denunciato la propria preoccupazione per l’ambiente e per la salubrità delle acque irrigue, chiedendo interventi concreti di bonifica e risanamento.

schiuma nel Fosso Vecchio

Rischi anche per il mare Adriatico

«Il problema – denuncia il direttore di Coldiretti Ravenna, Assuero Zampini – non è solo connesso alla qualità ambientale e al rispetto del territorio, ma anche alla tutela della costa e del nostro mare. Va ricordato, infatti – aggiunge – che il Fosso Vecchio scarica nel Destra Reno e da qui nell’Adriatico all’altezza di Casal Borsetti».

Da una parte, dunque, ci sono gli agricoltori, che si fanno carico delle spese di manutenzione della rete irrigua e pagano parte del costo dell’acqua del Fosso Vecchio, e dall’altra permane un problema ambientale evidente, che dovrebbe chiamare in causa in modo diretto anche gli enti pubblici. «Volente o nolente – ribadisce Zampini – quell’acqua finisce in mare».

Consorzio di Bonifica al lavoro, ma il problema resta

Coldiretti riconosce positivamente l’approvazione del progetto infrastrutturale su cui sta lavorando il Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale, ma ribadisce che le segnalazioni fotografiche inviate dagli agricoltori mostrano chiaramente che il problema non è risolto.

Il danno, sottolinea l’organizzazione, non è solo ambientale, ma anche economico, con gravi ripercussioni sulle coltivazioni specializzate di qualità del territorio.

Acqua irrigua a rischio, raccolti in pericolo

«In un momento vitale per l’agricoltura, con gli imprenditori che, viste le condizioni meteo estreme e il caldo persistente, hanno urgente bisogno di acqua per salvare i raccolti – conclude Coldiretti Ravenna – queste limitazioni rischiano oggettivamente di causare importanti perdite di produzione. Servono, dunque, azioni di bonifica urgenti e definitive».