Giovedì 17 luglio, alle 21.30, l’Arena Borghesi di Faenza ospita la proiezione gratuita del film “L’Agnese va a morire“, in occasione delle celebrazioni per l’80° anniversario della Liberazione. Un omaggio alle donne che hanno partecipato alla Resistenza, tratto dal romanzo di Renata Viganò.
Un film per ricordare le donne della Resistenza
Nell’ambito delle iniziative per l’80° anniversario della Liberazione, Anpi, l’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea in Ravenna e provincia, l’Associazione Ca’ di Malanca e il cineclub Il Raggio Verde propongono una serata speciale all’Arena Borghesi di Faenza.
Giovedì 17 luglio, alle 21.30, verrà proiettato il film L’Agnese va a morire, diretto da Giuliano Montaldo nel 1976 e tratto dall’omonimo romanzo di Renata Viganò, pubblicato nel 1949 e tradotto in 14 lingue.
L’evento è a ingresso gratuito.
La storia di Agnese, simbolo di tante donne
La pellicola racconta la storia di Agnese, una donna di mezza età della pianura ferrarese, che lavora duramente per mantenere sé stessa e il marito invalido. Quando l’uomo, politicamente attivo, viene deportato dai tedeschi e muore in un campo di concentramento, Agnese resta sola. Inizia così a legarsi ai compagni del marito, fino ad entrare nella Resistenza e a svolgere un ruolo sempre più attivo.
Il film, così come il romanzo da cui è tratto, è frutto delle esperienze personali di Renata Viganò negli ultimi anni della guerra. Con forza e sensibilità, la narrazione restituisce le vicende di tante donne coraggiose della pianura ravennate e ferrarese, capaci di resistere, di scegliere, di combattere.
La pellicola racconta un’epoca difficile, fatta di resistenza, paura, scelte dolorose ma anche di enorme dignità, che ci restituisce il volto vero di chi ha combattuto in silenzio, spesso senza riconoscimenti
Un cast internazionale e una testimonianza viva
A interpretare Agnese è l’attrice svedese Ingrid Thulin, protagonista di numerosi film di Ingmar Bergman e già diretta in Italia da registi come Visconti, Ferreri, Bolognini e lo stesso Montaldo. Al suo fianco nel cast compaiono Michele Placido, Stefano Satta Flores, Ninetto Davoli, Aurore Clément, Johnny Dorelli, Eleonora Giorgi e Rosalino Cellamare, in arte Ron, in una delle sue rare apparizioni cinematografiche.
La sceneggiatura è firmata da Nicola Badalucco (La caduta degli dei, Morte a Venezia) e le musiche sono del premio Oscar Ennio Morricone.
L’Agnese va a morire è un film che non glorifica, ma mostra la durezza della guerra, il peso della violenza e della paura, le privazioni affrontate dalla popolazione civile durante l’occupazione.
Un racconto che ancora oggi parla
«Agnese non è solo una protagonista: è il simbolo di tante donne che hanno lottato contro l’oppressione e l’ingiustizia. Senza la forza della narrazione, le loro vite sarebbero forse svanite nel tempo. Invece, grazie al racconto di queste vicende, continuano a ispirarci e a ricordarci da dove veniamo. L’Agnese va a morire non è solo un film: è una testimonianza viva, una storia di coraggio e libertà».














