Non c’è ancora l’ufficialità ma Alessandro Barattoni già festeggia da nuovo sindaco di Ravenna.

La festa in via Antica Zecca

Al comitato elettorale di via Antica Zecca sono arrivati i vertici del Partito democratico regionale: dal presidente della Regione, Michele de Pascale alla deputata Ouidad Bakkali, per congratularsi e fare fare festa. Barattoni è arrivato poco dopo le 18 sulle note di !Al di là dell’amore” di Brunori Sas.

“Un lavoro di squadra”

“È un grande risultato frutto di un lavoro di squadra di tante persone, molte delle quali sono qui – spiega Barattoni appena arrivato -. Non mi sono mai sentito solo. Abbiamo scritto un programma che ambisce a governare Ravenna nei prossimi 10 anni, a trasformare e cambiare la città per il quale ci impegneremo sin da subito”. Sulla giunta non si sbilancia di un grammo (“Ci penseremo da domani, oggi pensiamo a festeggiare”), nemmeno a partire dai risultati di coalizione. Affronta invece il tema dell’affluenza ai minimi storici: “Mi impegnerò fin da domani a cercare di recuperare uno per uno chi ha perso fiducia nella politica”. Un pensiero all’alluvione (“serve più prevenzione e più opere straordinarie, quindi mantenere alta l’attenzione, perché possiamo essere più pronti di quel che eravamo nel 2023”).

“Il tema dell’astensione mi angoscia”

Sulla campagna elettorale spiega: “È stato un lavoro incredibile sul programma e nel lavoro quotidiano. Non abbiamo mai risposto anche ad alcune provocazioni che ci sono state perché volevamo costruire un nuovo rapporto di fiducia con i ravennati: non si governa solo con le dichiarazioni ma tutti i giorni in mezzo alle persone, con le persone. 

È la cifra di quello che ho fatto in questa campagna elettorale che magari non è servita per fare grandi titoli ma a fare un rapporto nuovo e costruttivo con le persone. Il tema dell’astensione però mi angosciada domani continuerò a lavorare per far guadagnare fiducia nelle persone e nella politica. Su tanti temi cercherà le convergenze”.

L’Anagrafe torna all’ex Anagrafe

Primo dossier sul tavolo? È quello delle infrastrutture, spiega Barattoni. “Io credo che vada fatta una riunione tra i sindaci delle città romagnole sul tema dell’Alta velocità. Su Ravenna ho letto le dichiarazioni del presidente uscente di Autorità Portuale: anche sul secondo bypass credo sia bene partire in fretta”. E svela un primo progetto che ha tenuto banco in campagna elettorale: gli uffici dell’Anagrafe torneranno all’ex palazzo dell’Anagrafe di via Gardini, che evidentemente dovrà essere riqualificato.

Lo spoglio

Lo scrutinio ha superato la metà: sono 93 le sezioni che hanno terminato lo spoglio. Alessandro Barattoni del centrosinistra è a quota 58,4%; mentre Nicola Grandi per Fratelli d’Italia, Forza Italia e Ama Ravenna si avvicina al 24,8%.

Poco sopra il 6,5% Alvaro Ancisi per Lega-Lista per Ravenna e Popolo della famiglia, mentre Veronica Verlicchi della Pigna è al 4,5%. Si attesta ancora intorno al 3% Marisa Iannucci per Ravenna in Comune, mentre oscillano tra 1,4% e 1,3% Maurizio Miserocchi di Ravenna al centro e Giovanni Morgese della Democrazia cristiana.

A livello di liste, nel centrosinistra al momento il Partito democratico strappa il 40%, seguito dal Movimento 5 stelle al 5%, da Alleanza Verdi e sinistra al 4%, dal Partito repubblicano al 3,7%, da Ama Ravenna al 3,4% e da Progetto Ravenna 2,2%. Nel centrodestra, Fdi conquista il 16,6%, Fi il 4,7%, il listone Lega-Pdf-Lpr il 5,6%.

Daniela Verlicchi