Ridurre il consumo di cibi ultra-formulati per contrastare l’obesità, soprattutto tra i più giovani. È questo l’appello lanciato da Coldiretti in occasione del World Obesity Day, con una serie di proposte concrete: vietare questi prodotti nelle mense scolastiche e nei distributori automatici, promuovere una chiara etichettatura per informare i consumatori e potenziare l’educazione alimentare nelle scuole.

Il legame tra cibo ultra-formulato e obesità

Secondo un rapporto della Fondazione Aletheia, negli ultimi anni sono aumentate le evidenze scientifiche che dimostrano una stretta correlazione tra il consumo sistematico di alimenti ultra-formulati e l’aumento dell’obesità, in particolare tra i giovani.

Questa emergenza sanitaria riguarda sia i paesi ricchi che quelli in via di sviluppo, aggravata dalla scarsa consapevolezza sui rischi legati a questo tipo di alimenti.

Per affrontare il problema, Coldiretti propone di aumentare le ore di educazione alimentare nelle scuole, affinché bambini e ragazzi possano acquisire conoscenze utili per scegliere un’alimentazione equilibrata e sana.

Etichettatura chiara e divieti nelle scuole

Una misura efficace per contrastare il fenomeno potrebbe essere l’introduzione di una chiara etichettatura che indichi quando un prodotto appartiene alla categoria degli ultra-formulati, permettendo così ai consumatori di fare scelte più consapevoli.

Un ulteriore passo avanti sarebbe il divieto di vendita di questi prodotti nelle mense scolastiche e nei distributori automatici, seguendo l’esempio del Regno Unito, che ha già introdotto restrizioni pubblicitarie per proteggere bambini e adolescenti dall’eccessiva esposizione a cibi poco salutari.

I progetti di Coldiretti per un’alimentazione consapevole

Da anni, Coldiretti è impegnata in progetti di sensibilizzazione per promuovere una corretta alimentazione e contrastare il fenomeno del junk food. Tra le iniziative più significative, il progetto Educazione alla Campagna Amica, che coinvolge ogni anno oltre mezzo milione di bambini in tutta Italia, tra cui più di mille nella provincia di Ravenna.

educazione alla Campagna amica materna Bagnara

In particolare, nella provincia di Ravenna, nel 2024 ha preso il via “Cibo è salute”, un programma nato da un protocollo d’intesa tra Ausl Romagna, Coldiretti Ravenna, Campagna Amica e Terranostra. L’obiettivo è promuovere corsi di cucina salutare negli agriturismi Coldiretti, rivolti a famiglie con bambini, caregiver e malati cronici, con il contributo formativo dei cuochi contadini di Campagna Amica.

Un’altra iniziativa significativa è il contest “Merenda slow mediterranea – Stop al junk food in classe”, avviato in collaborazione con l’Istituto Alberghiero Artusi di Riolo Terme. Il progetto invita gli studenti a realizzare merende sane, a km zero, da consumare durante la ricreazione, sensibilizzando così le nuove generazioni sull’importanza di una corretta alimentazione.