Ormai ci siamo abituati. Posteggiare in centro è un problema. Troppe macchine, pochi garage e posti auto e stalli che “spariscono” tra raccolta differenziata, cantieri e sperimentazioni più o meno riuscite. Per fare posto a cassonetti e contenitori della raccolta differenziata, in parecchie strade è stato necessario eliminare posteggi. «Solo in via XX Settembre – commenta un utente – ne sono spariti tre», mentre in via Pascoli a spazzare via le strisce blu ci hanno pensato rastrelliere, piloni e cantieri.
La corsa al parcheggio e le vie ‘incriminate’
Trovare un ‘buco’, specie in alcune fasce orarie, è diventato un terno al lotto, nonostante gli stalli siano a pagamento. Il problema riguarda le vie XX Settembre, Naviglio, D’Azzo Ubaldini, Tomba e Pascoli, tanto per citarne alcune, ma anche i corsi Garibaldi e Matteotti, piazza san Francesco, senza contare il parcheggio in piazza XI Febbraio (il vescovado) e la sperimentazione intorno al Duomo. I posti auto in via Barilotti, ad esempio, si sono ‘dissolti’, perché l’area è divenuta zona pedonale e, in piccola parte carico – scarico. Un esperimento che potrebbe diventare definitivo. C’è il grande parcheggio in piazza Martiri della Libertà, sacrificato nelle mattine di mercato o per la pista di pattinaggio su ghiaccio in alcuni periodi dell’anno, quello in via Cavour, strapieno dopo le 18,30 e il grande parcheggio di via Naviglio. Lì i problemi sono anche altri. «È facile trovare specchietti o vetri rotti e auto rigate – racconta un residente -. Stessa situazione nella vicina via Campidori anche in pieno giorno». Matteo ci racconta la sua odissea. «Anche con il pass, che ovviamente abbiamo, è una corsa – precisa -. Per trovare parcheggio, l’orario migliore è alla chiusura degli uffici, in pausa pranzo e tra le 18 e le 18.30». Attenzione però, perché gli orari sono tassativi. «Basta un ritardo di pochi minuti – aggiunge – e scatta l’ora di aperitivi e cene e a quel punto sei fregato».
Scaduto l’orario dei parchimetri, via libera al parcheggio selvaggio


C’è poi un altro problema. «È vero che vengono fatte multe se si sgarra di un quarto d’ora con il tagliando a pagamento o con la sosta gratuita come è giusto che sia – aggiunge Marta – ma questo non frena la maleducazione della gente». Secondo i residenti, i controlli sarebbero troppo pochi. Non è difficile vedere macchine parcheggiate a cavallo delle strisce blu (vedi foto sopra) «oppure, dopo le 18.30 – precisa un altro residente della zona – auto in sosta all’inizio di corso Garibaldi, sul lato destro, subito dopo il Duomo, in corso Matteotti o in via Naviglio in aree non consentite». Scaduto l’orario dei parchimetri, via libera al parcheggio selvaggio: auto posteggiate in divieto, troppo vicino agli incroci o su isole di traffico, negli stalli per disabili e così via. «Abbiamo chiamato i vigili più volte – precisa Michele – ma ci è stato detto che, dopo cena, le regole sembrano allentarsi». Senza contare che la sosta selvaggia rende ancora più difficile la mobilità. «Chi si sposta con una carrozzina o a piedi – aggiunge Anna – è costretto a camminare in mezzo alla strada. Manca un piano sosta che tuteli i residenti come avviene nelle vicine Forlì e Imola». Non aiutano i cantieri che interessano le vie del centro. «Non credo che la zona ztl cambierà qualcosa – aggiunge un altro residente -. Ogni giorno in centro vengono artigiani a lavorare nei cantieri, spesso con grandi furgoni e parcheggiano negli stalli blu».
I residenti di via Pascoli: “qui parcheggiare è impossibile a qualsiasi ora”


Non va meglio nella centralissima via Pascoli, crocevia di due delle quattro sedi del polo liceale faentino. In quell’area i residenti sono agguerriti. «Siamo esasperati – spiega il portavoce del piccolo comitato spontaneo che si è creato –. Qui gli stalli sono spariti per fare posto alle rastrelliere, ai piloncini e al carico-scarico del liceo. Peccato che i velocipedi siano abbandonati random, provocando spesso piccoli incidenti. Senza contare che i genitori degli studenti sono soliti transitare in auto, nonostante non sia consentito. Nelle ore di punta via Pascoli è impraticabile».
Garage e posti auto non sempre utilizzati per pigrizia
Va detto che ogni famiglia possiede almeno due vetture. «Non tutti hanno garage o posti auto e il numero aumenta in caso di figli maggiorenni – afferma Federico -. Ci sono poi persone che, pur avendo posti auto all’interno di palazzi storici, per comodità lasciano la macchina negli stalli, se ne trovano di liberi. Chi ha posti auto, non sempre li utilizza». Questa situazione non aiuta la compravendita di immobili e attività commerciali. «La prima cosa che un potenziale acquirente chiede – conclude Francesco – è se ci sono posti auto».
Barbara Fichera