Alle 9 di domani la nave Ocean Viking attraccherà al porto di Ravenna, con a bordo 163 migranti salvati nel Mar Mediterraneo. Si tratta del sedicesimo sbarco a Ravenna, con oltre 1600 persone accolte
Coordinamento per accogliere i naufraghi
Il Prefetto di Ravenna, Raffaele Ricciardi, ha guidato questa mattina una riunione di coordinamento presso la Prefettura, alla presenza degli enti coinvolti. Lo scopo era stabilire modalità e tempistiche per accogliere i naufraghi, recuperati durante due interventi della nave Ocean Viking, dell’ong Sos Mediterranee.
Tra i 163 migranti a bordo, si contano 21 minori non accompagnati, 33 minori con nuclei familiari e 109 adulti, inclusi 9 donne, un neonato e una donna incinta. I profili nazionali mostrano una prevalenza di cittadini afghani (90), seguiti da iraniani (32), siriani (25), gambiani (9), nonché persone provenienti da Uzbekistan, Pakistan e Burkina Faso.
Sbarco e prima assistenza
Le operazioni di sbarco si terranno presso la banchina di Fabbrica Vecchia, mentre gli accertamenti sanitari e di polizia al Pala De André. Le urgenze mediche, riguardanti in particolare il neonato e la donna incinta, verranno gestite dall’Ausl di Ravenna e dalla Croce Rossa Italiana.
Al termine delle verifiche, i migranti saranno trasferiti in diverse Regioni: Emilia-Romagna, Veneto e Toscana, con trasporto organizzato dalla Prefettura di Ravenna.
Sedici sbarchi e oltre 1.600 persone accolte
Con questo sbarco, dal 31 dicembre 2022, il porto di Ravenna ha accolto 1.676 persone. «Questo è il 16esimo sbarco nel porto di Ravenna – ha detto il prefetto -, una città che ha sempre dimostrato grande spirito di accoglienza e attenzione umanitaria. La macchina organizzativa è ben rodata, grazie a una forte collaborazione tra enti e un comune senso del dovere umanitario. Anche questa volta, faremo la nostra parte con il massimo impegno».
Romagna Welcome: “Presenti per dare supporto ma deve cessare prassi inumana di indicare un porto sicuro lontano dal punto di salvataggio”
Romagna Welcome sarà ancora una volta presente, per dare supporto “al lavoro prezioso degli operatori ravennati durante le operazioni di sbarco. Ci auguriamo però che questa prassi inumana venga interrotta il prima possibile.
Le statistiche del 2024 ci dicono che ogni giorno muoiono almeno 6 persone nel Mediterraneo cercando di raggiungere l’Europa.
Negli ultimi dieci anni più di 30mila persone sono morte nella traversata, quanti morti ancora dobbiamo vedere e non vedere prima che
le istituzioni intervengano per fermare queste stragi?”