Quattro feriti, di cui uno in modo grave e trasferito all’ospedale Bufalini di Cesena. È questo il bilancio di un brutto incidente, avvenuto sulla circonvallazione, il 22 ottobre scorso. Secondo i rilievi una Bmw X3, che viaggiava da Forlì verso Bologna, ha invaso la corsia opposta impattando contro una Fiat Punto. L’uomo alla guida della Bmw è poi risultato positivo all’alcol test, con un tasso alcolemico doppio rispetto al consentito. Non è la prima volta che la circonvallazione faentina è teatro di gravi incidenti, di cui uno mortale nel 2023. Per fare il punto sulla sicurezza lungo questa arteria stradale e, più in generale, nella città abbiamo incontrato Massimo Bosi, assessore alla Sicurezza.

Intervista a Massimo Bosi, assessore alla Sicurezza del Comune di Faenza

Assessore Bosi, partiamo da ciò che ha causato l’ultimo incidente in circonvallazione. Le persone che si mettono alla guida, alterate dall’alcool, sono in aumento anche sul nostro territorio?

Sì, purtroppo è così. Gli incidenti sono causati, nella stragrande maggioranza dei casi, da consumo di alcoolici (2.064 le persone sottoposte ad alcoltest nella Romagna Faentina nel 2023 e 47 le patenti ritirate) e distrazioni alla guida, prima tra tutte l’uso del cellulare. Abbiamo dati, a livello nazionale, che indicano la distrazione mentre si guida un automezzo come causa dell’80% degli incidenti stradali e quindi sarebbe necessario aprire una riflessione importante, non solo ovviamente a livello locale.

Dopo l’ultimo incidente in circonvallazione le opposizioni in consiglio comunale hanno richiesto a gran voce lo spartitraffico centrale. Qual è la posizione dell’amministrazione?

In questo momento stiamo sostituendo i guard rail laterali su tutta la circonvallazione. In parallelo, abbiamo incaricato l’università di Bologna di fare uno studio e capire se sia effettivamente fattibile l’introduzione dello spartitraffico centrale sulla nostra circonvallazione. Avendo diversi ponti lungo la circonvallazione dobbiamo capire bene se l’introduzione di un new jersey centrale non comporti problemi di spazi o di carico. In questo momento stiamo attendendo le prove di carico e i risultati finali di questo studio, abbiamo solamente i primi rilievi. Dopodiché, se dallo studio emergerà che è fattibile dotare la circonvallazione di uno spartitraffico centrale, si andranno a reperire le risorse per installarlo. L’amministrazione ha già previsto un impegno di spesa per realizzare il new jersey centrale.
Non si tratta quindi di un’opzione che scartiamo a priori, ma stiamo appunto attendendo gli esiti dello studio di fattibilità che abbiamo commissionato.

Allargando lo sguardo alla città, ci sono alcune aree che presentano problemi relativi alla sicurezza, a partire dalla zona del Parco Mita dove i residenti denunciano episodi frequenti di bivacco, spaccio e ubriachezza molesta.

Dal 2021 per quella zona è in vigore un’ordinanza anti-alcol che vieta ai negozi di vicinato di vendere alcoolici dopo le 20.30. Si tratta di un provvedimento che ogni mese andiamo a prolungare perché sta portando dei riscontri positivi. Sappiamo purtroppo che il Parco Mita è una zona soggetta a degrado urbano e per questo motivo abbiamo previsto un rafforzamento dei controlli da parte della Polizia Locale della Romagna Faentina, da cui è comunque emerso che il 90% dei frequentatori dell’area verde è in regola. Stiamo inoltre sottoponendo costantemente il problema alla Prefettura, perché l’ordine pubblico è in capo alle forze dell’ordine dunque Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza. Vogliamo tenere alta l’attenzione e anche nel corso dell’ultimo Comitato di Sicurezza, che si è tenuto un paio di settimane fa, abbiamo ribadito che la zona del Parco Mita è da tenere monitorata.

Un’altra area che presenta problemi è quella di piazza Dante, al centro di un progetto di riqualificazione che coinvolge anche la Cavallerizza.

In piazza Dante fino al 2021 lo scenario era simile a quello del Parco Mita poi, con l’avvio dei lavori, la situazione è migliorata. Registriamo ancora episodi negativi, ma molto più sporadici e con il progetto di riqualificazione, che si concluderà nel 2025, crediamo che la situazione possa migliorare. Già entro fine anno inaugureremo il Giardino della legalità, dedicato a Falcone e Borsellino, con allestimenti ed opere artistiche. Poi, nel 2025 sarà ultimato anche il progetto complessivo di riqualificazione di piazza Dante, legato a doppio filo alla ristrutturazione della Cavallerizza, che avrà nuovi spogliatoi e una nuova struttura, in grado di agevolare anche la viabilità verso corso Garibaldi. L’area verde sarà invece dotata anche di strutture adatte all’attività sportiva.

Un altro tema su cui c’è stata una certa bagarre politica è quello relativo alle telecamere di videosorveglianza e ai varchi targa. Quanti sono quelli non funzionanti sul nostro territorio?

Tra telecamere di videosorveglianza e varchi targa abbiamo 250 occhi elettronici nella Romagna Faentina, di cui 131 a Faenza. Su 131 sono 18 quelli non funzionanti, al 24 ottobre. Se si tratta di un “guasto standard” abbiamo un e-team che vigila e interviene, nell’arco di massimo 48 ore. Se si tratta di un danno più serio, con un dispositivo che può essere da sostituire allora vanno ricercate le risorse all’interno del bilancio comunale. Va detto che le prime telecamere a Faenza sono state installate nel 2007 e quindi si tratta di dispositivi obsoleti e, a volte, da sostituire. Questo non vuol dire per forza che ci sia una porzione di territorio che rimanga scoperta perché nel corso degli anni siamo andati a implementare sempre più telecamere, con una tecnologia più avanzata e quindi può capitare che una telecamera guasta non venga sostituita perché ne sono già state installate altre, che coprono la medesima zona.

Telecamere e varchi targa sono ormai strumenti fondamentali per ricostruire incidenti e contrastare illeciti e criminalità. Si prevedono ulteriori installazioni nei prossimi anni?

Per quanto riguarda i varchi targa, come amministrazione abbiamo sostenuto un progetto triennale per coprire tutto il territorio della Romagna Faentina e monitorare dunque i flussi dei veicoli, in entrata ed uscita dai comuni. A giugno 2024 abbiamo presentato in Regione il progetto per otto nuovi varchi targa, tra Castel Bolognese, Solarolo e Faenza, per un totale dunque di 26 nuovi varchi targa. Inoltre, abbiamo raggiunto un accordo con il comune di Russi per condividere, reciprocamente, i varchi targa.


Samuele Bondi