Il Popolo della Famiglia chiede l’intervento della Struttura commissariale e della Regione Emilia Romagna affinché i nuclei familiari ancora sfollati dopo l’alluvione, possano individuare alternative alle attuali sistemazioni.

Mirko De Carli, consigliere nazionale del Popolo della Famiglia: “Come Popolo della Famiglia ci eravamo già espressi sull’emergenza abitativa del dopo alluvione, chiedendo fondi necessari al sostentamento di chi, ancora ad oggi, si ritrova sfollato, privo di una alternativa abitativa. 

Apprendiamo dalla stampa che sarà l’Unione della Romagna Faentina a doversi prendere carico dei 59 cittadini faentini attualmente sfollati; sia la Regione Emilia Romagna che la Struttura Commissariale non si sono infatti ancora presi carico della questione.

Per questo motivo lanciamo un appello alle due istituzioni: occorrono investimenti per consentire ai cittadini faentini sfollati di avere finalmente una valida alternativa alle strutture in cui oggi risiedono. 

Alessandro Vitali, dirigente comunale de Il Popolo della Famiglia a Faenza e segretario del movimento giovanile regionale del Popolo della Famiglia, prosegue il ragionamento: “Stiamo assistendo di fatto a due post alluvione. Se da una parte nel pubblico stiamo assistendo a fondi di grande impatto, dall’altro per i privati cittadini la strada è tutta in salita.

Partendo dalle problematiche inerenti la piattaforma Sfinge per i ristori fino ad arrivare al caso in questione, con cittadini faentini che ad un anno dall’alluvione sono ancora senza una casa.

Il tempo delle schermaglie è terminato da tempo. Chiediamo soluzioni flessibili per i cittadini ed investimenti. Senza di questi, per i faentini sarà davvero dura rialzarsi.”