Che fine ha fatto e’ Galet de Paciug? In tanti hanno notato l’assenza dell’opera di Alessandro Turoni esposta fino a settembre sulla rotonda del Fontanone a Faenza, simbolo dell’alluvione di maggio. Abbiamo chiesto a Veronica Bassani, presidentessa dell’associazione Fatti d’Arte, di spiegarci quale sarà il futuro del galletto.
Verso l’installazione permanente
Al momento la scultura in legno si trova in deposito perchè i permessi per l’istallazione momentanea sulla rotonda sono scaduti. “L’opera doveva rimanere nella sua collocazione momentanea solo per l’estate, i permessi sono stati prorogati fino a settembre proprio perchè la cittadinanza lo ha chiesto esplicitamente” spiega Veronica Bassani, dell’associazione Fatti d’Arte che ha organizzato la mostra La Borda, in occasione della quale Alessandro Turoni ha realizzato è Galet. “Come avevamo detto in estate in conferenza stampa, l’intenzione è quella di rendere permanente l’opera e di donarla alla città, perchè possa essere simbolo e ricordo di quanto è accaduto a seguito dell’alluvione – continua Bassani – Per questo abbiamo lanciato un crowdfunding: non ci è sembrato corretto chiedere all’amministrazione in questo momento delicato fondi per lavorare sulla scultura che ha comunque bisogno di essere ricostruita per essere permanente.” La somma da raggiungere sarebbe quella di 10mila euro, per permettere all’artista non solo di rendere più stabile l’opera ma anche di costruirle un basamento in ceramica. “Al momento la somma raggiunta è di 3mila euro. Pochi i fondi del crowdfunding ma molte sono le persone che hanno donato somme alla nostra associazione per questo fine.” La collocazione futura sarà quindi decisa in accordo con l’amministrazione comunale e e’ Galet farà parte del Map, Museo all’Aperto, di Faenza. “Relativamente alle tempistiche – conclude Veronica – ci siamo dati scadenza in primavera, così da avere il tempo di lavorare sull’opera”
Letizia Di Deco