Chi tanto ha, tanto spreca? Purtroppo, nonostante le tante emergenze economiche, lo spreco di risorse, prime fra tutte quelle alimentari, è un tema su cui riflettere molto. Se però sono tanti i non attenti, sono presenti anche coloro che si interessano ai meno abbienti e che offrono loro una mano. Tra questi l’associazione Terzo Mondo, con sede a Ravenna, che in tutta la provincia si occupa di distribuire generi di prima necessità alle famiglie in difficoltà del territorio e che ha anche dato vita alla Scuola Primaria bilingue francese-inglese Marie Curie nel villaggio Baleveng in Camerun che oggi ospita circa 350 bambini. Abbiamo voluto approfondire queste attività parlandone con Charles Tchameni Tchienga.
Charles Tchameni Tchienga: “Latte, omogeneizzati e pannolini le priorità delle famiglie”
Di cosa si occupa la vostra associazione?
Siamo nati nel 2012. Tra le nostre opere principali la Scuola bilingue Marie Curie costruita con l’aiuto della società civile e ravennate inaugurata nel 2012 nel villaggio Baleveng in Camerun, che oggi ospita circa 350 bambini. Ci occupiamo di famiglie indigenti e di integrazione promuovendo il valore del volontariato dando un piccolo sostegno.
Le famiglie sono individuate dai servizi sociali del Comune di Ravenna. Collaboriamo attivamente con le associazioni e il mondo dell’imprenditoria, ma anche con i sindacati e con il singolo cittadino. I nostri benefattori, che mettono a disposizione il loro tempo e il loro aiuto, vengono anche dalle Marche e da tutta la Romagna, da Alfonsine, a Faenza, a Russi, così come i nostri beneficiari. Anche se il nostro sostegno riguarda maggiormente la distribuzione di indumenti, possiamo contare anche su un supermercato che ci dona alcuni generi alimentari. Collaboriamo anche con un’azienda di Bagnacavallo che fornisce prevalentemente il pane. Quando abbiamo una quantità elevata di doni a nostro turno li giriamo alla Caritas o alle singole parrocchie.

Quante famiglie seguite?
Circa 350 famiglie all’anno. Sono molto aumentate. Nel 2018 per il progetto Grazie Babbo Natale avevamo 160 bambini in difficoltà, nel 2019 oltre 250. Anche le famiglie del nostro sportello, a Ravenna, nel 2018 erano circa 180 e oggi sono appunto circa 350.
La buona notizia è che per fortuna anche i benefattori sono aumentati: sono oltre 350 coloro che nell’arco dell’anno ci portano dei doni. Questo equilibrio fa ben sperare. Parlando di urgenze, in questo momento sentiamo l’esigenza di un appello: tante famiglie hanno bisogno di latte, omogeneizzati e pannolini. Sono tre beni di prima necessità fondamentali per chi ha dei bambini piccoli. Chiunque può aiutare: chi ha bisogno non guarda la provenienza del cibo. L’importante è portare un sorriso a chi è in difficoltà.
Come contrastare lo spreco alimentare?
Lo spreco esiste ancora: nonostante la guerra e l’aumento dei prezzi dei prodotti di prima necessità, rimane costante. Questo si ripercuote sulle persone bisognose in provincia, ma anche a livello di cooperazione internazionale. Abbiamo anche progetti di cooperazione internazionale in Camerun finanziati dalla Regione che necessitano di recupero di alimenti. La guerra sta creando tanta povertà, ma si vede sempre tanto cibo che si butta. Credo che si dovrebbe incentivare il valore della condivisione del cibo in buono stato.
Letizia Di Deco