Dal 1° gennaio al 31 ottobre 2022 hanno preso contatto con il centro antiviolenza Sos Donna dell’Unione della Romagna faentina 112 donne. Tra queste, 18 donne e 21 minori hanno trovato ospitalità e protezione nelle case rifugio gestite dall’associazione, per un totale di 5.750 notti. I numeri sono importanti per dare una misura alle cose, ma le parole rendono ancor più tangibile tutto. Sono molte le realtà che fanno rete anche nel nostro territorio per dare un sostegno e supporto alle donne in difficoltà. Ne abbiamo parlato con l’assessora alle Pari opportunità Milena Barzaglia.

Intervista all’assessora Milena Barzaglia: “C’è una rete pronta a rispondere al grido d’aiuto”

Qual è il quadro generale a Faenza?

In questi ultimi due anni la situazione non è migliorata: i numeri sono cresciuti nel post pandemia. È necessaria una riflessione: dobbiamo capire se parlando del problema e facendo conoscere la rete solidale operativa nel territorio le donne possano effettivamente prendere coraggio e denunciare, oppure se statisticamente i numeri continuino lo stesso a crescere.

Quali sono i progetti messi in campo dal Comune?

A livello comunale abbiamo un centro antiviolenza e delle case rifugio gestite in collaborazione con le operatrici e volontarie di Sos Donna. C’è poi il lavoro di sensibilizzazione che facciamo sulle politiche di genere. Si tratta di un lavoro di squadra, fatto da tante realtà, che prevede percorsi con le scuole, cineforum su tematiche legate alla difficoltà che la donna riscontra in vari ambienti, ma anche laboratori con le donne vittime di violenza. Stiamo cercando di parlare di questo tema nel giusto modo per sollecitare l’attenzione di tutti.
Ci sono tre fasi. La prima è un piano culturale che ci chiede di usare tutti i linguaggi possibili, passando dalle scuole ai sindacati. Poi abbiamo la fase critica della gestione della violenza che coinvolge principalmente servizi sociali e centri antiviolenza.
La fase successiva è quella in cui le donne escono dal ciclo di protezione e devono tornare a una vita normale e noi dobbiamo accompagnarle a una conciliazione della vita e del lavoro perché siano indipendenti, da un punto di vista personale prima ancora che economico.

Qual è il punto di svolta dal quale iniziare a cambiare?

È importante far capire che c’è una rete a sostegno delle donne. A intervenire non è l’Asl da sola che spesso riscontra per prima la violenza, non è solo Sos Donna che interviene con la protezione, non è solo il poliziotto o il giudice. C’è una comunità dietro ogni donna e più saremo forti nel far capire che c’è una rete e che la violenza di genere riguarda tutti e meno spazio ci sarà per la violenza. Dobbiamo dare sicurezza. La donna non è sola. Altro compito è lavorare con le nuove generazioni per far sì che questo passaggio culturale avvenga. Quando ho la fortuna di andare nelle scuole trovo uno spirito diverso nei ragazzi e nelle ragazze che fa ben sperare. Dobbiamo continuare a lavorare con le istituzioni. Ci sono situazioni da modificare. Dovremmo riflettere sul fatto che una donna che viene picchiata, finché non arriva una condanna, se vuole mettersi in sicurezza deve cambiare casa trovandosi in mezzo ad altre difficoltà.

Letizia Di Deco

Alcuni appuntamenti faentini in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne

Sos Donna e altre associazioni ricordano la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne (25 novembre) con una serie di iniziative. Venerdì 25 novembre alle 20,30 Il Club del Cucchiaio, grazie a Petit Fleur Faenza, organizza il workshop La ghirlanda di Natale al Circolo Cittadino di Faenza (accanto al Teatro Masini) il cui ricavato sarà devoluto a Sos Donna. Info e iscrizioni: 329 0799452. Costo 30 euro. Sabato 26 il Lions Club alle 10 a Palazzo del Podestà in un’iniziativa pubblica col patrocinio del Comune consegna il Woman exemplar award a Samantha Casella, Debora Donati e Sara Farina. Mercoledì 30 il Panathlon Faenza organizza un torneo di Burraco a coppie il cui ricavato sarà devoluto a Sos Donna e Cosmohelp. Il torneo si svolgerà al Rione Rosso (via Campidori 28) alle 20,30. Sabato 3 dicembre alle 16 al Mic si svolgerà la visita guidata Le donne di Galileo Chini. Lunedì 5 alle 18,30 alla Biblioteca Manfrediana (via Manfredi 14), si terrà la presentazione del libro La mia parola contro la sua. Quando il pregiudizio è più importante del giudizio di e con Paola di Nicola.