Quest’estate a noi ragazzi di terza, quarta e quinta superiore della parrocchia di Bagnacavallo, è stato proposto di partecipare ad un campo di servizio al “Villaggio senza barriere”, a Tolè (BO), realtà fondata da don Mario Campidori. Il villaggio ospita persone con disabilità, sia fisiche che cognitive, spesso accompagnate dai loro familiari. Ci è stato chiesto di animare le loro giornate attraverso diverse attività, tra cui giochi, laboratori e preghiera. Il primo giorno a noi ragazzi, divisi a coppie, è stato affidato un amico con cui abbiamo poi condiviso i giorni successivi, imparando a conoscerci a vicenda. Oltre a passare con loro le giornate, alcuni ci hanno raccontato la loro storia e la causa della loro disabilità: tra gli altri abbiamo conosciuto Vanes, che ha sviluppato una disabilità a causa di problemi avuti durante la nascita per l’utilizzo errato di strumenti medici, e don Paolo, che a causa di un ictus che gli ha lasciato gravi problemi fisici, si è trovato a dover riadattare la sua vita in base alle sue nuove capacità motorie.

Nonostante la sofferenza, continuare il cammino della vita

Queste testimonianze ci hanno fatto riflettere su quanto sia effimera e fugace la vita, facendoci ragionare sul fatto di quanto siano importanti lo sviluppo e il progresso della medicina, ma hanno anche suscitato in noi ammirazione per come, nonostante tutte le difficoltà che devono quotidianamente sostenere, queste persone riescano ad affrontare e continuare il cammino della loro vita sostenuti dalla fede. Passare con loro le giornate è stato divertente e formativo e ci ha fatto comprendere come il mondo di oggi sia ostico nei confronti delle persone con disabilità proponendo luoghi e spazi impensabili per le loro difficoltà.

A nostro giudizio l’esperienza è stata formativa e istruttiva, anche se impegnativa dal punto di vista liturgico in particolare per le molte preghiere che scandivano le giornate. Tuttavia ci ha stupito come questa settimana di condivisione ci abbia segnati nel profondo, eliminando alcuni pregiudizi che inizialmente potevamo avere, facendoci apprezzare le piccole cose belle della vita e creando forti legami di amicizia che continueranno nel tempo.

Angelica e Nicoletta