Stiamo assistendo ad una grave situazione di crisi idrica che tocca tutto il Paese, una situazione di emergenza che deve vedere impegnati in uno sforzo comune, oltre alle istituzioni, i cittadini e le imprese, nella gestione di un uso corretto della risorsa acqua che rappresenta un bene primario per lo sviluppo delle nostre comunità.

A fronte della grave situazione di carenza idrica vissuta cinque anni fa a Modigliana, quando l’intero abitato rimase senza acqua potabile, abbiamo chiesto a Romagna Acque la realizzazione di un invaso della capienza di circa 200.000 mc. per la raccolta di acqua ad uso potabile, in grado di fronteggiare anche le più gravi situazioni di emergenza idrica e realizzabile nel breve periodo senza dovere attendere anni per vederne la realizzazione.

La situazione di emergenza idrica ci impone di individuare soluzioni idonee, realizzabili però nei tempi più brevi perché il rischio di una nuova e più grave emergenza idrica è altamente probabile.

La Società Romagna Acque, incaricata di ricercare le possibili soluzioni: ha predisposto uno studio approfondito sull’intero territorio della Val Tramazzo, allo scopo di individuare i siti idonei in cui realizzare uno o più invasi, in grado di rispondere ai requisiti necessari per la realizzazione in sicurezza di un intervento necessario alla disponibilità di acqua per i comuni di Modigliana e Tredozio, uniti dalla stessa rete acquedottistica e dalle stesse fonti di approvvigionamento.

Lo scorso 17 giugno, nel corso di un incontro promosso dall’Amministrazione Comunale di Modigliana, il presidente, il vice Presidente ed il direttore di Romagna Acque, hanno presentato lo studio che ha permesso di individuare i siti idonei alla realizzazione degli invasi necessari alla raccolta di acque ad uso potabile a servizio dell’intero territorio.

Dall’incontro a cui erano presenti anche il direttore del Consorzio di Bonifica della Romagna occidentale, i rappresentanti dei gruppi consiliari, oltre ai rappresentanti delle associazioni di impresa, è emersa la consapevolezza della gravità della situazione che abbiamo di fronte e la necessità di procedere celermente nella direzione di avviare le procedure di individuazione del sito, per la progettazione definitiva e l’avvio dell’iter per la realizzazione.

Dei 10 siti individuati, la realizzazione di un invaso in adiacenza all’asta fluviale rappresenta la soluzione più rapida che deve affiancarsi all’avvio anche per la progettazione di un invaso in grado di raccogliere le acque di superficie.

Nel corso dell’incontro si sono anche esaminate le tante iniziative già avviate dal Consorzio di Bonifica per la realizzazione di ulteriori invasi a servizio delle attività agricole e per la disponibilità già oggi di una quantità di acqua necessaria ed a servizio delle imprese, in grado di soddisfare in parte anche l’attività industriale delle aziende del territorio.