Venerdì 10 ottobre la città di Faenza ha commemorato l’antifascista Domenico Gallina, in occasione del centenario della sua uccisione, avvenuta l’11 ottobre 1925.
Una commemorazione promossa dal Comune di Faenza e dall’Istituto Comprensivo San Rocco
La cerimonia, promossa dal Comune di Faenza e dall’Istituto Comprensivo San Rocco, ha avuto inizio alle 9.30 con il ritrovo e la deposizione di una corona d’alloro presso il cippo di via Granarolo 26, nel luogo in cui Gallina fu brutalmente assassinato dalla violenza fascista. A questo momento solenne, che ha incluso l’esecuzione del Silenzio d’ordinanza, hanno preso parte le autorità civili, tra cui il sindaco Massimo Isola, rappresentanti delle istituzioni, delle forze dell’ordine, dell’ANPI e numerosi studenti e docenti dell’Istituto Comprensivo.
Le celebrazioni sono poi proseguite nel cortile della scuola San Rocco, con l’alzabandiera e l’esecuzione dell’Inno nazionale e dell’Inno europeo. Dopo i saluti istituzionali della dirigente scolastica, prof.ssa Maria Carmen Bandieramonte, il sindaco Isola è intervenuto sottolineando il valore della memoria storica: “Solo attraverso la conoscenza dei tragici fatti del Ventennio e della Seconda guerra mondiale possiamo comprendere pienamente la portata rivoluzionaria dei princìpi della Repubblica”.


Gli studenti hanno presentato lavori e riflessioni sulla figura di Gallina e sul valore della libertà
La mattinata è proseguita con i contributi degli studenti della scuola primaria e secondaria dell’I.C. San Rocco, che hanno presentato lavori e riflessioni sulla figura di Domenico Gallina e sui valori della libertà, della democrazia e dei principi costituzionali, attraverso letture, poesie e una rappresentazione biografica realizzata con la tecnica del kamishibai, lo spettacolo teatrale di carta della tradizione giapponese. Questi materiali sono stati elaborati nel corso di laboratori che hanno visto la partecipazione di Angelo Emiliani dell’ANPI locale e di Giuseppe Masetti, direttore dell’Istituto storico della Resistenza e dell’Età contemporanea di Ravenna.
La commemorazione si è conclusa con l’intervento della presidente del Consiglio comunale, Maria Luisa Martinez, che ha rinnovato il ricordo di Gallina come vittima della libertà e monito per le nuove generazioni a non dimenticare le origini della democrazia.


Chi era Domenico Gallina
Domenico Gallina, calzolaio, fu tra i fondatori del Partito Comunista d’Italia a Faenza nel gennaio 1921. La sua uccisione avvenne per rappresaglia da parte degli squadristi, che lo ritenevano corresponsabile della morte di alcuni loro camerati, poiché Gallina aveva prestato la bicicletta all’amico Giovanni Bertoni, latitante dopo l’omicidio di due fascisti.














