Il giudice del lavoro di Rimini ha stabilito che i docenti a termine hanno diritto al pagamento delle ferie maturate e non fruite. Il ricorso è stato promosso dalla Cisl Scuola Romagna

Una sentenza che segna un punto fermo

Nuova importante affermazione della Cisl Scuola Romagna a tutela del personale precario: il tribunale di Rimini ha riconosciuto il diritto dei docenti a termine al pagamento delle ferie non fruite. Una sentenza che segna un punto fermo nel riconoscimento dei diritti per migliaia di insegnanti che ogni anno lavorano con contratti a scadenza.
Il giudice del Lavoro ha infatti condannato l’amministrazione scolastica al versamento dell’indennità sostitutiva delle ferie, accogliendo integralmente il ricorso presentato con il patrocinio degli avvocati Alberto Donini e Veronica Pepoli.

La decisione stabilisce che i giorni di sospensione delle lezioni – come quelli tra il termine delle attività didattiche e il 30 giugno o tra il 1° settembre e l’inizio dell’anno scolastico – non possono essere automaticamente considerati ferie. In quei periodi, infatti, il docente resta comunque a disposizione dell’istituto, sebbene per attività diverse dall’insegnamento.

Nessuna negazione del diritto

Secondo quanto rilevato dal tribunale, l’indennità sostitutiva non può essere negata per il solo fatto che il docente non abbia chiesto formalmente di fruire delle ferie, a meno che non vi sia stato un invito esplicito del datore di lavoro a utilizzarle, con la conseguente informazione sulla possibile perdita del diritto.

«Un riconoscimento importante che si inserisce nel solco tracciato dalla giurisprudenza nazionale ed europea in tema di tutela dei lavoratori a tempo determinato», spiegano i legali.
La sentenza si aggiunge a una serie di recenti successi ottenuti dalla Cisl Scuola Romagna ai tribunali di Rimini e Forlì, tra cui il riconoscimento della “Carta del Docente” anche per il personale educativo e i docenti dei convitti, e le pronunce favorevoli contro l’abuso dei contratti a termine.

«Proseguiremo con determinazione – dichiara la Cisl Scuola Romagna – nel nostro impegno per garantire equità e piena dignità professionale a tutti i lavoratori della scuola, a prescindere dalla tipologia contrattuale».

Daniela Verlicchi