Diocesi di Faenza-Modigliana in lutto per la morte di don Tarcisio Dalle Fabbriche, venuto a mancare improvvisamente ieri sera, 10 luglio, a seguito di un arresto cardiaco. Aveva 77 anni, compiuti il 4 novembre scorso, e lascia un vuoto incolmabile in tutte le comunità che ha servito con dedizione e in quelle realtà che lo hanno conosciuto come uomo di fede, appassionato radioamatore e instancabile costruttore di ponti.
Momenti di preghiera
Venerdì 11 luglio alle 19 presso la chiesa di S. Giuseppe in Faenza.
Domenica 13 luglio alle 20.30 presso la chiesa di S. Lucia delle Spianate.
La Santa Messa esequiale, presieduta dal Vescovo S.E. Mons. Mario Toso, sarà celebrata martedì 15 luglio alle ore 10 alla chiesa di San Giuseppe a Faenza.
L’esposizione della salma avverrà a partire da lunedì mattina, alle 7:30, fino alle 18:30 con orario continuato presso l’obitorio di Faenza; martedì mattina invece dalle 7:30 alle 9: 30. Alle 10 la salma arriverà alla chiesa San Giuseppe. Dopo la funzione religiosa si procederà per la tumulazione nel cimitero dell’Osservanza alle ore 11:30.
Il ricordo
Nel 2021 don Tarcisio aveva celebrato con la sua comunità di Santa Lucia (qui la nostra intervista), dove risiedeva all’epoca da 14 anni come parroco, il cinquantesimo anniversario della sua ordinazione sacerdotale. Fu il vescovo Marino Bergonzini a ordinarlo sacerdote il 16 ottobre 1971, nella chiesa di San Giuseppe, la sua parrocchia d’origine. La sua scomparsa è una notizia che ha scosso profondamente Faenza.

In un’intervista al nostro giornale don Tarcisio aveva ripercorso le tappe della sua vocazione, iniziata da chierichetto con don Angelo Bosi e don Carlo Marangoni a Sant’Andrea. “Nel 1958 sono entrato in Seminario,” raccontava, “ma per tanti anni ho anche pensato quando sarei potuto uscire. E su 28 che eravamo in prima media, sono rimasto solo io.” L’idea del sacerdozio si fece chiara durante gli studi di Teologia a Faenza, proseguiti poi presso i Domenicani a Bologna e a Roma, negli anni fervidi del post-sessantotto. “Anche noi si sperava in qualche cambiamento e trasparenza, come enunciato dal Concilio Vaticano II,” affermava, riferendosi a un’amministrazione più equa e a compensi dignitosi per i servizi sacerdotali.
Dopo l’ordinazione, Don Tarcisio iniziò il suo ministero come cappellano a San Marco per pochi mesi, prima di essere inviato a Russi nel 1972, esperienza che ricordava come “magnifica” sotto la guida di don Silvano Montevecchi. Seguirono 18 anni a Basiago e, quasi in contemporanea, 14 anni come parroco di San Giovannino, dove diede il via alla Festa del Meeting di fine estate, un evento fondamentale per “cementare le amicizie”. Il ritorno a San Giuseppe fu un’esperienza complessa, in un contesto profondamente cambiato, prima dell’approdo a Santa Lucia. Una Guida per la Comunità e un Ponte tra Generazioni A Santa Lucia, Don Tarcisio aveva dato vita alla “Festa dla Mugnega” (dell’albicocca), un altro segno tangibile del suo impegno nel creare momenti di aggregazione. Dal punto di vista pastorale, ha accompagnato centinaia di ragazzi nel loro percorso di fede, anche se negli ultimi anni il calo demografico ha reso più difficile il coinvolgimento duraturo delle famiglie. “I genitori, che nelle feste ci sono, per un impegno più duraturo fanno fatica. Prima devono pensare alla famiglia,” osservava con comprensione. Il suo bilancio di 50 anni di sacerdozio era stato profondamente positivo: “Diversi obiettivi iniziali si sono realizzati. È un buon segno, grazie anche al fatto di avere avuto una guida a livello diocesano.” Amava ricordare la sorpresa dei suoi parrocchiani in occasione dell’anniversario: “A un certo punto mi hanno invitato dicendomi solo: ‘Lei deve venire digiuno’.”
Il don uomo, radioamatore e docente

Don Tarcisio Dalle Fabbriche è nato a S. Andrea in Panigale (Faenza) il 4 novembre 1947. Ordinato presbitero il 16 ottobre 1971 e incardinato nella Diocesi di Faenza, il 1° novembre dello stesso anno viene nominato cappellano a S. Marco in Faenza, per poi diventare nel 1973 cappellano a Russi. Consegue la licenza in teologia presso l’Università di S. Tommaso d’Aquino in Roma. Nel 1980 viene nominato parroco di Basiago a cui viene aggiunta nel 1987 la parrocchia di san Giovannino. Il 29 settembre 1998 viene nominato parroco di San Giuseppe artigiano in Faenza, e il 2 agosto 2007 viene nominato parroco di S. Lucia delle Spianate, incarico che ricoprirà fino al 4 novembre 2023. Ha fatto parte del Consiglio per gli Affari economici della Diocesi, del Consiglio di amministrazione della Casa del Clero e del Collegio dei Consultori. È stato coordinatore del servizio di culto della Chiesa di San Girolamo dell’Osservanza, Vicario del Vicariato Forese Sud e per questo membro di diritto del Consiglio presbiterale.













