È stato presentato il nuovo pieghevole informativo sul percorso ciclo-naturalistico del Canale Naviglio Zanelli, un’infrastruttura verde e blu che connette la Romagna Faentina alla Riviera Romagnola, offrendo un viaggio attraverso la natura, la storia e le eccellenze culturali del territorio.

Un itinerario tra Appennino e Adriatico

È stato presentato oggi il pieghevole informativo dedicato al percorso ciclo-naturalistico del Canale Naviglio Zanelli, un itinerario che collega Faenza alla Riviera Romagnola, offrendo un’opportunità unica per esplorare le bellezze naturali e culturali della Romagna.

La pubblicazione, disponibile sia in formato digitale che cartaceo (40×60 cm), è stata realizzata per illustrare e far vivere agli appassionati delle due ruote i beni, le eccellenze storico-artistiche e ambientali che si incontrano lungo il tragitto: dalla Romagna Faentina alla Riviera, passando per la Bassa Romagna.

Il pieghevole si propone come uno strumento che esprima la volontà di valorizzare il patrimonio diffuso di meraviglie storiche e ambientali, attraverso una mappa dettagliata del percorso. Questo affascinante itinerario, arricchito da box testuali e fotografici, evidenzia i principali punti di interesse che si incontrano lungo il tragitto, a partire da Faenza, dove nasce il Canale Naviglio-Zanelli.

Le tappe principali: natura, cultura e memoria

Il percorso prende avvio da Villa Orestina a Faenza, nei pressi del Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola, nota formazione gessosa che ospita un vasto sistema carsico. Si prosegue attraverso il Parco della Rocca e piazzale Sercognani, un tempo darsena del canale.

A Granarolo Faentino il cammino incontra il Museo Diffuso, dedicato agli antichi mestieri e all’arte dei carri agricoli decorati da Maddalena Venturi.

A seguire, Cotignola con il Parco Pertini, dedicato alla natura e al gioco, e il Museo Civico Luigi Varoli, che conserva opere e memorie dell’omonimo artista.

A Bagnacavallo, l’itinerario fa tappa al Podere Pantaleone, area di riequilibrio ecologico, e al Museo Civico delle Cappuccine, che custodisce oltre 15mila opere.

A Villanova di Bagnacavallo si trova l’Ecomuseo delle Erbe Palustri, dedicato al recupero delle tecniche di intreccio tradizionali.

Più a valle, ad Alfonsine, si attraversa la Riserva Naturale Stazione Ex Fornace Violani, area umida di grande biodiversità, dove si segnala la presenza della testuggine palustre.

Il percorso si conclude nel Parco Interregionale del Delta del Po Emilia-Romagna, una delle zone umide più importanti d’Europa, con tappa finale al Museo NatuRa di Sant’Alberto, centro di educazione ambientale e punto informativo del Parco.

Un progetto per il turismo lento e sostenibile

Il pieghevole è stato realizzato dal CEAS della Romagna Faentina, in collaborazione con la cooperativa Ecosistema, e con il patrocinio di numerosi enti e associazioni, tra cui i Comuni di Cotignola, Bagnacavallo e Alfonsine, gli Enti di Gestione per i Parchi e la Biodiversità – Romagna e Delta del Po, varie Pro Loco e altre realtà locali.

La pubblicazione sarà distribuita presso gli uffici turistici dei Comuni interessati, nei Centri Visita dei Parchi, nei CEAS locali, nelle sedi delle Pro Loco, nei musei coinvolti e nelle biblioteche dell’Unione della Romagna Faentina.

Valorizzare le eccellenze del territorio

La ciclovia del Canale Naviglio Zanelli ha già mostrato un impatto positivo, numerose le iniziative promosse in questi mesi che hanno accresciuto la consapevolezza dei partecipanti e stimolato l’interesse degli operatori locali verso un turismo sostenibile e a basso impatto, fondato sulla mobilità dolce. Anche la stampa di settore ha dimostrato vivo interesse, a conferma del valore delle “eccellenze nascoste” del territorio.

Il progetto ha favorito la diffusione di una nuova cultura del turismo sostenibile, promuovendo la collaborazione tra amministrazioni, imprese e associazioni per la costruzione di un’offerta integrata, in particolare nel campo del cicloturismo “slow”.

In Italia e in Europa, la riconversione di vecchie infrastrutture legate al lavoro o al trasporto in ciclovie moderne è una pratica affermata e di successo, capace di generare un impatto economico e turistico significativo. Il recupero del patrimonio storico-industriale, come ex linee ferroviarie o canali commerciali, si sta rivelando una risorsa preziosa per il turismo sostenibile. Ne sono esempi la “Spoleto-Norcia”, la “Lunga via delle Dolomiti”, la “Ciclovia Alpe Adria” e il “Parco costiero Riviera dei Fiori”.

Il progetto del Canale Naviglio Zanelli si inserisce pienamente in questa visione, trasformandosi da infrastruttura commerciale a corridoio ecologico e cicloturistico. Questa evoluzione offre vantaggi economici rilevanti per il territorio: aumento dell’attrattività turistica (il cicloturismo in Italia genera oltre 5,5 miliardi di euro), promozione di un turismo sostenibile e destagionalizzato, valorizzazione di aree meno note, nuove opportunità per le attività locali (noleggio bici, ristorazione), e una promozione turistica più ampia, frutto di una sinergia efficace tra soggetti pubblici e privati.

Un’infrastruttura verde e blu


Il pieghevole rappresenta un ulteriore passo nella valorizzazione del Canale Naviglio Zanelli come infrastruttura “verde e blu”: un corridoio ecologico che collega le pendici dell’Appennino alle zone umide della Bassa Romagna

Con l’approvazione, a dicembre 2024, del progetto di fattibilità tecnico-economica da parte della Giunta dell’Unione della Romagna Faentina, finanziato in parte dal Programma Regionale FESR 2021-2027, il Canale Naviglio Zanelli è destinato a diventare un’infrastruttura completa al servizio del turismo sostenibile.

Il piano prevede la realizzazione di nuovi tratti ciclo-pedonali, aree di sosta attrezzate e segnaletica informativa. I lavori saranno completati entro dicembre 2025.

Nel frattempo, è già fruibile gran parte del percorso, pur con l’invito alla prudenza nei tratti non ancora del tutto sicuri per la percorrenza ciclabile.

Lavori in avvio e prospettive

La gara per l’affidamento dei lavori delle parti mancanti della ciclovia è in corso e si concluderà entro la fine di luglio 2025. Dopo le necessarie verifiche sull’impresa aggiudicataria, l’apertura del cantiere è prevista per l’autunno, con fine lavori stimata per dicembre 2026.

Il recupero del Canale Naviglio Zanelli si configura come un volano economico e culturale per la Romagna Faentina e la Bassa Romagna, capace di aumentare l’attrattività turistica, valorizzare aree meno note e promuovere nuove opportunità per le attività locali.

Un percorso che unisce territorio, cultura, ambiente e comunità, nel segno della mobilità dolce e della sostenibilità.