Presso l’Agriturismo Martelli di Borgo Montone, Coldiretti Ravenna ha incontrato il prefetto Raffaele Ricciardi per un confronto aperto sulle priorità del settore agricolo provinciale. Sostenibilità, filiera corta e resilienza climatica al centro del dialogo.

Un incontro all’insegna della collaborazione istituzionale

Nei giorni scorsi, la giunta provinciale di Coldiretti Ravenna ha incontrato il prefetto Raffaele Ricciardi presso l’Agriturismo Martelli di Borgo Montone, in un momento di confronto volto a rafforzare la sinergia tra istituzioni e mondo agricolo.

Classe 1965, originario di Benevento e residente da anni a Bologna, Ricciardi ha assunto la guida della Prefettura di Ravenna nel dicembre scorso, succedendo a Castrese De Rosa, ora in servizio a Catanzaro.

Ad accogliere il prefetto è stato Nicola Dalmonte, presidente di Coldiretti Ravenna, affiancato dal direttore Assuero Zampini, che ha aperto e coordinato i lavori. «Abbiamo voluto presentare al Prefetto lo stato dell’arte del settore provinciale e regionale – ha spiegato Dalmonte – nonché garantirgli la massima collaborazione e disponibilità ad operare in sinergia da parte della nostra Organizzazione agricola».

Focus sul valore e sulle difficoltà dell’agricoltura ravennate

Durante l’incontro, i dirigenti della giunta — tutti imprenditori agricoli attivi dalle colline alla riviera — hanno illustrato le potenzialità dell’agroalimentare ravennate, ma anche le criticità con cui il comparto si confronta ogni giorno, aggravate dai recenti eventi climatici estremi e dalle fragilità nella gestione del territorio.

La provincia di Ravenna, infatti, è tra le realtà più importanti in Emilia-Romagna per la frutticoltura, sia in termini di estensione che di qualità produttiva. Detiene inoltre la maggiore superficie vitata della regione e una olivicoltura d’eccellenza, insignita della prima DOP italiana per l’olio extravergine. Altri comparti strategici sono quello zootecnico, sementiero e agrituristico, sempre più integrati in un’economia agricola attenta all’ambiente e al territorio.

La filiera corta come strumento di sviluppo e sostenibilità

Il direttore Assuero Zampini ha sottolineato l’importanza delle progettualità portate avanti da Coldiretti tramite la Fondazione Campagna Amica, grazie alle quali molte imprese agricole hanno trovato nuovi sbocchi di mercato attraverso la vendita diretta e la filiera corta, promuovendo nel contempo pratiche sostenibili e una maggiore consapevolezza dei consumatori.

È stato ricordato anche il ruolo attivo dell’Organizzazione agricola nel dialogo con l’Unione Europea, con particolare riferimento alla recente mobilitazione a Parma, davanti alla sede dell’Efsa, che ha visto la partecipazione di oltre 20mila agricoltori italiani, uniti nella richiesta di maggiore trasparenza e sicurezza alimentare.

Il prefetto Ricciardi: “L’agricoltura è presidio sociale e ambientale”

Presente all’incontro anche Marco Allaria Olivieri, direttore di Coldiretti Emilia-Romagna, che ha ringraziato le strutture prefettizie per la costante attenzione al mondo agricolo, ribadendo la volontà di mantenere un dialogo costruttivo con tutte le istituzioni sul territorio.

Il prefetto Ricciardi ha ricordato il suo legame con la Romagna, dove ha iniziato la carriera come vice consigliere presso la Prefettura di Forlì nel 1991. Ha quindi espresso apprezzamento per il lavoro svolto dagli agricoltori, riconoscendo il valore del settore non solo in termini economici e sociali, ma anche come fattore di sostenibilità ambientale e difesa del suolo.

«Il ruolo dell’agricoltura – ha dichiarato – è ancora più centrale alla luce degli eventi meteo-climatici estremi che hanno colpito duramente il Ravennate negli ultimi anni».