L’Assemblea dei soci di Cila Ciicai – il Consorzio costituito dalla fusione tra il Ciicai di Ravenna e la Cila di Faenza, tra le realtà leader nel settore della termoidraulica e dell’arredobagno – ha approvato il bilancio 2024, il secondo dopo la fusione. Presenti all’evento anche i rappresentanti delle principali associazioni di categoria (Legacoop, Confcooperative, Confartigianato e Cna), di Ar.Co. Lavori e Arcobaleno Spac.
Consorzio solido e in continuo ampliamento territoriale
Il bilancio presenta numeri significativi: 71 milioni di fatturato, un utile di 680 mila euro e un patrimonio netto di 16 milioni e 360 mila euro. Dati che confermano – lo ha sottolineato il presidente Marco Rontini nella sua relazione – la bontà della scelta operata al momento della fusione, grazie alla quale Cila Ciicai è sicuramente una delle realtà più importanti nel campo della termoidraulica nel territorio presidiato.
Un territorio in continuo allargamento: negli ultimi mesi del 2024, è stata prima incorporata per fusione la collegata FRA srl, e quindi acquisita la Nuova Termosanitari srl con sede a Modena e Sassuolo, il che allarga gli orizzonti del consorzio anche nell’Emilia occidentale.
Va aggiunto, anche se non fa parte del bilancio appena approvato, che a inizio 2025 è stato portato all’interno del consorzio anche il ramo d’azienda della ditta imolese F.lli Ballanti srl, il che aggiunge al consorzio anche il settore della ferramenta.
In futuro si guarda al ricambio generazionale
Il presidente Marco Rontini e il direttore generale Claudio Bassi, nelle loro relazioni, hanno preso atto del fatto che la fine degli incentivi fiscali ha comportato una modifica nel valore monetario di ciò che veniva venduto con il super e l’eco bonus.
Questo, inevitabilmente, ha comportato un complessivo calo fisiologico nel settore idro-termo-sanitario, ma il Consorzio ha comunque continuato ad operare in linea con le cifre degli anni precedenti, anche grazie all’ottima attività svolta dai diversi showroom distribuiti sul territorio.
In chiusura, il presidente Rontini ha anche lanciato un appello alla nutrita platea, auspicando per il futuro un necessario ricambio generazionale: il 2026 sarà l’anno del rinnovo del consiglio di amministrazione, e l’innesto di giovani soci sarebbe un segnale importante, per un consorzio che continua a trarre linfa vitale dal grande coinvolgimento dei propri associati.














