Siamo alla Pasqua e Cotignola si prepara a continuare la festa. Il lunedì dell’Angelo ci sarà la Festa del “Santo” beato Antonio Bonfadini le cui spoglie sono custodite presso la chiesa di San Francesco. Il beato Antonio, di origini ferraresi, di ritorno da un pellegrinaggio in Terra Santa, giunto a Cotignola si ammalò e qui morì il 1 dicembre 1482. Oggetto di grande venerazione, indusse i francescani a realizzare un convento per custodirne la memoria. Le messe di lunedì 21 sono sei. Alle 8 celebra don Dante Albonetti, parroco di Cassanigo; alle 9.30 celebra don Michele Morandi, vicario generale della nostra Diocesi, e concelebra don Claudio Platani (che guiderà un pellegrinaggio dell’Unità pastorale di Granarolo di cui è parroco); alle 11 celebra mons. Giovanni Mosciatti, vescovo di Imola, con i canti a cura della corale Ebe Stignani di Bagnacavallo; alle 15.30 celebra padre Guido Ravaglia, francescano; alle 17 celebra il parroco di Cotignola don Stefano Vecchi; alle 18.30 celebra padre Jean Romain Ngoa dell’Opera Santa Maria della Luce (Opera che sta mantenendo viva la presenza religiosa in questo ex convento francescano). La giornata si chiuderà con il concerto della corale San Pier Damiani, con inizio alle 20.45. Due le celebrazioni di martedì 22. Alle ore 10.30 presiede don Giuseppe Gallanzi, parroco a Fusignano; alle 16.30 celebra padre Michel Arsene Bom dell’Opera Santa Maria della Luce. Nel pomeriggio di martedì 22, giochi e animazione per i bambini nel cortile del convento. La tradizionale pesca di beneficenza nel chiostro domenica di Pasqua e si concluderà al martedì. Il ricavato è destinato alla manutenzione del convento, al pari di quanto si otterrà dal “mercatino” di oggetti fatti a mano, novità della festa di quest’anno. Infine, all’interno del chiostro verrà collocata anche una foto-mostra sull’alluvione 2024 e si potranno trovare souvenir del santuario.
Giulio Donati