Soccorsi migranti vicino a Lampedusa. Solo dieci i superstiti. Oggi continuano le ricerche dei circa quaranta dispersi.

Partiti in 56, solo in dieci sono arrivati in Italia.

Naufragio di migranti vicino a Lampedusa. Ieri pomeriggio le motovedette della Guardia costiera e della Guardia di finanza hanno soccorso i superstiti del gommone partito da Sfax in Tunisia domenica notte.

 Sono partiti in 56, ma nel gommone erano presenti solo dieci superstiti e sei cadaveri. Stamattina sono riprese le ricerche dei circa quaranta dispersi.

Il commento di don Marco Pagniello

“I morti in mare durante la traversata del Mediterraneo partiti alla ricerca di un futuro più dignitoso sono un dito puntato contro la nostra incapacità di immaginare un futuro in grado di dare speranza e orizzonti di vita a tutti e a ciascuno in ogni parte del mondo”. Lo afferma oggi don Marco Pagniello, direttore di Caritas Italiana, commentando il naufragio avvenuto la scorsa notte al largo dell’isolotto di Lampione, vicino Lampedusa. 

Don Pagniello sottolinea che “nei giorni in cui la violenza spietata delle guerre riprende il sopravvento sulle prospettive di pace, a maggior ragione è richiesto a tutti, a ogni cittadino ma in particolare a chi ha ricevuto il mandato di lavorare per il bene comune, di andare oltre gli interessi di parte e di rispondere in primo luogo ai bisogni di chi non ce la fa a vivere e si trova costretto ad abbandonare la propria terra”. “Non possiamo abituarci a questi eventi, quasi si trattasse di ordinaria amministrazione”, conclude.