Sabato 22 marzo alle 21 al teatro Binario di Cotignola è in programma la presentazione del libro Le stanze dei giardini segreti (Vallecchi Firenze, 2024)del noto giornalista, autore e regista cotignolese Nevio Casadio.

Gli ospiti saranno accompagnati in un viaggio arricchito da suoni, immagini e suggestioni, guidato dall’autore stesso e dal saggista Sauro Mattarelli, alla scoperta di questo romanzo «on the road» attraverso la provincia italiana, Parigi, la Russia e l’Honduras.
L’evento ospiterà inoltre una mostra estemporanea allestita nel foyer del teatro, che raccoglie commenti, messaggi e recensioni di autori che raccontano nell’insieme, le impressioni suggerite dalle “stanze” dal romanzo.

«Se ci immergiamo in questo romanzo di Nevio Casadio può capitare di immedesimarsi o addirittura di ritrovarsi dentro un personaggio – scrive Sauro Mattarelli -. O, meglio, dentro più personaggi. Come se la maschera pirandelliana che copre ognuno di noi prendesse corpo e cominciasse la sua danza scambiandosi continuamente di parte, incarnandosi in altre figure, grazie alle magie dell’autore demiurgo».
Nevio Casadio, giornalista, reporter, regista, si considera un cacciatore di storie. Ha frequentato a lungo il poeta Tonino Guerra, maestro e amico, insieme al quale ha sviluppato iniziative e progetti.
Ha scritto in particolare per La Repubblica, Oggi e Il Mattino. Ha lavorato per molti anni in Rai collaborando con i maggiori autori della tv, tra i quali Sergio Zavoli, Enzo Biagi, David Sassoli, Romano Tamberlich, Stefano Tomassini, Giovanni Minoli. Ha firmato reportage e docufilm realizzati in Italia e nel mondo, Balcani, India, Russia, Israele.
Il docufilm Sulle orme di Yuri Ahronovitch, presentato in anteprima mondiale al Moscow International Film Festival, successivamente tra i diversi festival l’International Conservatory Week Festival in San Pietroburgo e al Jerusalem Jewish Film Festival. Per Medusa Film ha firmato il docufilm Arrigo Sacchi – La favola di un visionario. Ha pubblicato alcuni libri e tra i premi ha vinto tre volte il premio giornalistico televisivo «Ilaria Alpi».