A partire dal 31 marzo le imprese italiane dovranno obbligatoriamente assicurarsi contro le catastrofi naturali, come previsto dal Decreto Milleproroghe. Una misura che sta sollevando dubbi e preoccupazioni, soprattutto in Romagna, dove le aziende rischiano di pagare polizze molto più onerose a causa dell’alto rischio territoriale. Nessun aiuto concreto dal Governo per sostenere i costi, mentre resta ancora in sospeso il decreto attuativo con le linee guida operative.

Rischio beffa le imprese romagnole con il costo delle polizze differenziato in base al rischio territoriale

Il 31 marzo scatterà l’obbligo per le imprese di assicurarsi contro le catastrofi naturali previsto dal Decreto Milleproroghe.

Tanti i dubbi tra gli operatori, a partire dal costo delle polizze differenziato in base al rischio territoriale. Questo potrebbe penalizzare pesantemente proprio le imprese romagnole, che operano in una zona già duramente colpita dalle alluvioni.

Lucchi (presidente Legacoop):”I costi per le imprese romagnole potrebbero raddoppiare”

«In base ai nuovi parametri, i costi per le imprese romagnole potrebbero anche raddoppiare. Parliamo di decine di migliaia di euro in più per le aziende più strutturate. A fronte di un “disimpegno” diretto dello Stato nel risarcimento dei danni, ci saremmo aspettati contributi concreti per rendere accessibili le coperture assicurative. Il costo del premio assicurativo, invece, ricade totalmente sulle spalle delle imprese. Per le aziende del territorio, quindi, oltre al danno anche la beffa», dice il presidente di Legacoop Romagna, Paolo Lucchi.

Bagnari (coordinatore area Ravenna Legacoop): “Manca ancora il decreto attuativo e le perplessità sono molte”

«Il nuovo obbligo entra in vigore tra poco più  di un mese – aggiunge il coordinatore dell’area di Ravenna, Mirco Bagnari – e manca ancora il decreto attuativo con le linee guida operative. Tra i punti ancora oscuri, uno ci preoccupa: non è chiaro se chi non si assicurerà immediatamente potrà chiedere il risarcimento per i disastri già avvenuti negli anni scorsi.

Dal nuovo obbligo sono escluse le aziende agricole, alle quali si applica il fondo Agricat, ma (oltre ai forti limiti mostrati da questo nuovo strumento) anche per questa categoria ci sono non pochi dubbi che speriamo vengano chiariti presto dagli organi competenti. Condizione preliminare e indispensabile, comunque, resta l’impegno e la messa a disposizione concreta di risorse da parte del Governo per la prevenzione e per mettere in sicurezza il territorio, i cittadini e le imprese».