Una vita lunga un secolo, piena di avventure, passione e storie da raccontare. Luigi Montalti, nato a Faenza il 13 gennaio 1925, ha celebrato il suo centesimo compleanno ieri, circondato dall’affetto di familiari, amici e vicini di condominio. Per l’occasione, il sindaco Massimo Isola gli ha fatto visita, portando i saluti della città e un prezioso omaggio per celebrare questo importante traguardo

Una vita tra guerra, lavoro e grandi viaggi

Il sindaco Massimo Isola, nella giornata di ieri, ha fatto visita a Luigi Montalti per portare il saluto della città in occasione del suo centesimo compleanno.

Luigi Montalti, nato a Faenza il 13 gennaio 1925, ha avuto una vita avventurosa, caratterizzata da innumerevoli passioni che, come sottolineano lui stesso, i suoi familiari e i vicini di condominio, lo hanno portato a raggiungere il traguardo del secolo di vita in ottima forma e con una mente lucidissima.

Prima di intraprendere la sua professione di saldatore, lavoro che lo ha portato a viaggiare per mezzo mondo, Luigi Montalti visse un’esperienza militare durante la Seconda Guerra Mondiale. Arruolato e successivamente ferito al fianco, riuscì, dopo una rocambolesca fuga, decise di unirsi a una brigata partigiana delle Langhe, in Piemonte.

Al termine del conflitto, nel 1948, Luigi decise di cercare lavoro all’estero. Come molti italiani dell’epoca, si orientò verso l’Argentina. Nel frattempo, si unì in matrimonio, per procura, con la signora Norma, che successivamente lo raggiunse in Sud America, dopo un viaggio in nave durato due mesi. In quella terra lontana nacque la prima delle due figlie, Eleonora.

Dopo l’esperienza argentina e un breve ritorno in Romagna, dove la signora Norma si stabilì, Luigi decise di tentare una nuova avventura lavorativa all’estero, questa volta in Venezuela, sempre come saldatore ma questa volta nei pozzi petroliferi.

Durante uno dei periodi di pausa dal lavoro, mentre la signora Norma era in attesa della seconda figlia, Alessandra, Luigi decise di rientrare definitivamente in Italia. La famiglia si stabilì a Faenza, dove Luigi iniziò a lavorare come saldatore presso la ditta Senzani Brevetti, fino al raggiungimento della pensione.

Luigi, però, non considerò la pensione come un punto d’arrivo, ma come l’inizio di una seconda giovinezza. Tra le sue tante passioni, coltivate nel tempo, spiccano i viaggi, la collezione di oggetti, tantissimi, dalle piume d’uccello alla sabbia raccolta in moltissime spiagge del mondo il disegno e, soprattutto, la lettura.

La sua libreria personale conta circa 5.000 volumi, e Luigi dedica puntualmente alla lettura le ore notturne, dalle 23 all’1.

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Perfettamente autonomo, vive da solo, supportato dalle figlie che si occupano della gestione domestica, come riordinare la casa, fare la spesa e cucinare. Tuttavia, Luigi non rinuncia a mettersi ai fornelli per preparare qualche piatto in autonomia e scendere in strada per una piccola passeggiata.

Il signor Montalti conserva una memoria straordinaria dei fatti storici, che condivide con nipoti, amici e vicini di condominio, i quali lo considerano il nonno di tutti e lo visitano spesso con grande affetto.

Tra le curiosità che lo riguardano, Luigi ha continuato a guidare l’auto fino a maggio 2023, all’età di 98 anni, dopo aver ottenuto il rinnovo della patente. Ha smesso solo quando il suo veicolo è stato danneggiato durante l’alluvione che ha colpito la città.

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La visita del sindaco e la festa per i 100 anni

Nel tardo pomeriggio di ieri, il sindaco Massimo Isola ha preso parte alla piccola festa organizzata in casa per Luigi, che ha raggiunto il prestigioso traguardo del centesimo compleanno.

Circondato dall’affetto dei parenti, delle famiglie delle figlie e dei numerosi condomini, il centenario ha intrattenuto il primo cittadino con aneddoti che hanno offerto uno spaccato autentico della sua vita.

A nome di tutta la città, il sindaco ha rivolto a Luigi i più sinceri auguri e ha donato una copia di una celebre veduta di Faenza, su disegno originale di Romolo Liverani, quale prezioso ricordo di questo importante anniversario.

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Visibilmente emozionato, il centenario ha ringraziato il sindaco e tutti gli invitati per la loro presenza, dimostrando grande vitalità e lucidità.