A vincere le elezioni americane è stata una coppia: Donald Trump ed Elon Musk. Una coppia che inquieta non solo per i comportamenti privati, molto discutibili, ma soprattutto per la convinzione condivisa che la democrazia liberale sia ormai un sistema politico superato e inutile. Elon Musk in queste elezioni è stato un fattore determinante per la messa a disposizione della campagna di Trump del suo denaro (è l’uomo più ricco del mondo), della sua piattaforma social, del suo attivismo persino fisico sui palchi della campagna elettorale. Trump il cui ego è oltre ogni limite, l’ha voluto spesso con sé e al momento della prima dichiarazione da neo presidente l’ha definito “Un genio da proteggere”.

Elon Musk è, sempre più, un personaggio chiave per l’America. Lo è nel sistema economico, ma lo è diventato anche per la sicurezza nazionale, (sono suoi tutti i missili di nuova generazione) e con Trump e la nuova amministrazione che si insedierà a inizio 2025, lo diventerà ancor di più. Ha già creato anche un acronimo per il suo prossimo ruolo: Doge che sta per Department of Government Efficiency, cioè ministero dell’efficienza. Col quale promette di far risparmiare allo Stato duemila miliardi di dollari ogni anno. Impossibile per gli analisti finanziari: il bilancio federale, 6.500 miliardi, è fatto soprattutto di trasferimenti per la sanità degli anziani (Medicare) e dei più poveri e per le pensioni, mentre 850 milioni se ne vanno per la Difesa. Non basterebbe nemmeno licenziare quasi tutti i dipendenti pubblici: forse Musk sta pensando proprio a questo. Non a caso quest’anno ha cacciato 14mila addetti Tesla e, dopo aver acquistato Twitter, ha licenziato più di tre quarti del personale.

Alla guida di una grande potenza nucleare e di una antica democrazia ci sarà una coppia di prepotenti, capaci di ispirare violenza e divisioni tramite le piattaforme digitali. Gli Stati Uniti a guida Trump – Musk richiamano scenari foschi, dove ogni forma di egoismo avrà cittadinanza. Sono noti i comportamenti dei due personaggi che guideranno gli Usa: Elon Musk e l’uso di droghe (il Wall Street Journal riferì di testimonianze dirette relative all’utilizzo di sostanze stupefacenti), Donald Trump e la disinvoltura con escort, modelle e pornostar.

Ciò, però, che ci deve preoccupare è che i progressi dell’intelligenza artificiale stanno convincendo alcuni grandi imprenditori del capitalismo digitale che i meccanismi della democrazia liberale sono ormai superati: meglio un tecno-autoritarismo efficiente, sostenuto dall’intelligenza delle macchine. I pesi e contrappesi di una democrazia, la magistratura indipendente dal potere esecutivo, la trasparenza dei processi: tutta un’inefficiente perdita di tempo. Una convinzione che sempre di più si sta facendo largo anche in Italia e in Europa, sia pure con personaggi meno carismatici (Orban, Le Pen, Salvini).

Prepariamoci, il mondo sta cambiando.

Tiziano Conti