In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, Anpi Faenza richiama l’importanza di un’educazione ispirata ai principi costituzionali e denuncia le persistenti disparità culturali.
“Partigiane hanno combattuto anche per diritti e dignità delle donne”
Anpi Faenza, in questa giornata dedicata alla lotta contro la violenza di genere, ribadisce il suo impegno per contrastare discriminazioni e crimini che continuano a colpire molte donne. L’associazione ricorda il contributo delle partigiane durante la Resistenza, protagoniste di una lotta che non si limitava a opporsi a fascismo e nazismo, ma rivendicava anche diritti e dignità femminili.
Le partigiane hanno aperto una strada che culminò nella partecipazione delle ventuno madri costituenti alla stesura della Costituzione italiana, dove l’articolo tre stabilisce il principio fondamentale di uguaglianza, cardine per lo sviluppo pieno della persona.
Una cultura patriarcale ancora dominante. Necessario un cambiamento culturale
Nonostante gli ottant’anni trascorsi, la società odierna si confronta ancora con una cultura patriarcale e maschilista che alimenta violenze, stupri e femminicidi. Anpi Faenza sottolinea la necessità di un cambiamento culturale, richiamando l’attenzione sul ruolo chiave del sistema educativo.
In particolare, l’associazione si rivolge al ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, evidenziando la mancanza, nelle Linee guida per l’educazione civica, di percorsi dedicati all’educazione all’affettività, alla sessualità e alla prevenzione della violenza di genere.
Anpi Faenza sostiene l’appello firmato dai docenti del Liceo Torricelli-Ballardini
Anpi Faenza sostiene il documento firmato da decine di docenti del Liceo Torricelli-Ballardini, che criticano l’assenza di una visione educativa inclusiva e rivolta alla crescita critica dei giovani.
Gli insegnanti sottolineano come l’educazione debba promuovere il dialogo interculturale, il rispetto per l’ambiente e l’affettività, aspetti trascurati in favore di un’attenzione esclusiva per l’identità nazionale e la crescita economica.
Concludendo, Anpi Faenza sostiene fermamente l’impegno dei docenti a seguire il dettato dell’articolo 33 della Costituzione, garantendo autonomia e libertà di insegnamento come strumenti per formare cittadini critici, consapevoli e responsabili.
“La nostra libertà di insegnamento, si legge nel documento firmato dai docenti, sarà la libertà delle nostre classi di prendere atto delle indicazioni didattiche del Ministero ma di progettare i nostri percorsi in autonomia»