Nuova mozione presentata da Stefano Bertozzi, capogruppo di Fratelli d’Italia, al Consiglio Comunale di Faenza e contestualmente al Consiglio dell’Unione della Romagna Faentina.
Il tema è quello relativo alle carenze di personale tecnico amministrativo che, “a detta dell’ex presidente Bonaccini, della vicepresidente Priolo, del candidato alla presidenza della regione Emilia-Romagna Michele de Pascale e dello stesso sindaco Isola, è una delle cause del ritardo con cui vengono gestiti i lavori di messa in sicurezza, la progettazione delle opere di ricostruzione, e anche le pratiche di rimborso ai privati.
Oggi – dichiara Bertozzi – è stata emanata l’ordinanza numero 34 con cui il commissario Figliuolo autorizza – tra le altre cose – l’assunzione di personale anche da graduatorie di altre amministrazioni vigenti su concorsi già banditi, provvedimento così atteso dalla regione Emilia-Romagna che prima di controfirmare la bozza ha ritenuto doveroso aspettare ben 62 giorni, contro le 24 ore di Toscana e Marche.
Ma ciò che è necessario sapere, per definire poi ciò che è necessario fare, è quanto personale abbiamo ancora sull’emergenza sisma 2012 e come viene utilizzato.
La Regione va dicendo da tempo che l’emergenza sisma è terminata, sono passati dodici anni, la ricostruzione è stata portata come modello da Bonaccini & Co ma abbiamo appreso -sottolinea il capogruppo di Fdi – invece che diverse decine di persone sono ancora impegnate nella gestione della ricostruzione. A cosa servono se l’emergenza sisma è finita? Cosa stanno facendo? Non è possibile utilizzare quel personale per la ricostruzione post alluvione?
Mancano dati precisi su questo fronte, ci si accapiglia tra Governo e Regioni in polemiche e ricostruzioni contraddittorie, la Regione ha il dovere di fissare un punto fermo e fornire documenti e dettagli sulla realtà delle cose, perché se fosse come riteniamo le Amministrazioni locali, i comuni in particolare, non possono esimersi dal chiedere questo intervento immediato.
Prima di fare proclami di disobbedienza istituzionale, proclami vuoti di contenuto tra l’altro, conclude Bertozzi, si percorrano tutte le strade possibili di efficientamento, si utilizzino le risorse economiche ed umane a disposizione, si faccia chiarezza.”