All‘Arena Borghesi venerdì 9 agosto in programma una serata speciale, ad ingresso gratuito, dedicata ai più piccoli e alle loro famiglie.
In proiezione, alle 21.15 ci sarà Frozen – Il regno di ghiaccio, uno dei cartoni animati più amati degli ultimi dieci anni, oltre 1 miliardo di euro incassati, Oscar al miglior film d’animazione e alla miglior canzone.
A qualcuno potrebbe strappare un sorriso la scelta di proiettare nel caldo di agosto un film come Frozen.
In realtà il motivo della scelta del cineclub Il Raggio Verde, che ogni anno cura la stagione dell’Arena Borghesi Cinema, è facilmente spiegabile.
Il titolo della stagione 2024 in Arena infatti è Cinema d’Autrice: l’associazione ha voluto illuminare il cono d’ombra entro il quale lavorano moltissime donne nel cinema, in quasi tutti i mestieri di questo settore, spesso lontane dalla ribalta di pubblico e stampa, sottolineando come, al centro della storia del cinema, sono quasi sempre ignorate le figure femminili.
Ispirato alla fiaba La regina delle nevi di Hans Christian Andersen, Frozen, scritto da Jennifer Lee, diretto dalla stessa Lee con il contributo di Chris Buck, è il simbolo di quel fenomeno nominato dalla critica internazionale come “ridefinizione delle principesse Disney”, una vera rivoluzione al femminile.
Le due protagoniste, Anna, ma soprattutto Elsa, rifiutano completamente il loro destino e il loro ruolo di principesse. Elsa addirittura rinuncia al proprio regno e al proprio popolo, dal quale viene persino considerata un mostro. Tutto il contrario delle classiche principesse Disney, amate, anche per la loro personalità solare, dai loro sudditi e da coloro che le incontrano.
Le difficoltà affrontate da Elsa fin da piccola, invece, l’hanno resa solitaria, cupa e con un carattere spigoloso.
I personaggi maschili non sono più gli “eroi” dei racconti passati. Kristoff ricopre il ruolo di “spalla”. Il principe Hans, invece, viene presentato come il “salvatore del regno”, salvo poi finire per ricoprire ben altro ruolo, con lo stesso racconto ad ironizzare sul “bacio del vero amore”, uno dei topos della Disney.
Anche dal punto di vista sentimentale, Frozen rompe con la tradizione. Elsa non ha bisogno di un compagno al suo fianco.
Nel rapporto Anna-Kristoff, come già detto, i ruoli sono ribaltati.
Per capire l’importanza di Frozen per Disney, basta semplicemente far notare come, non solo nel 2019 è stato realizzato un seguito, sempre per il cinema, ma nel prossimo futuro sono previsti un terzo e un quarto capitolo, destinati all’uscita in sala, evento quanto mai raro, realizzato solo sotto la direzione della Pixar con l’altrettanto “eversore” Toy Story.