Gli emiliano-romagnoli non mangiano frutta e verdura. Può sembrare paradossale visto che la nostra regione è patria della cosiddetta fruit valley ed è ai massimi livelli di eccellenza per quanto riguarda la produzione ortofrutticola. Per invertire questo trend preoccupante sono stati presentati a Faenza, il 4 ottobre scorso, i progetti Sos nutrizionale in Romagna e Più frutta e verdura per tutti, promossi da Confagricoltura Ravenna in collaborazione con il gruppo La Nutrizione in Aiuto e l’associazione Onconauti. Per approfondire queste due iniziative abbiamo intervistato Emanuele Rondina, biologo nutrizionista del gruppo “La Nutrizione in Aiuto” e dell’ass. Onconauti.

Intervista a Emanuele Rondina

Rondina, come sono nati e quale obiettivo si pongono i progetti recentemente presentati?
Sono nati la scorsa primavera, dopo la pubblicazione dei dati statistici, relativi al 2020-21, sul consumo di frutta e verdura a livello europeo, nei quali si evidenziava un consumo medio, nettamente inferiore al minimo raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (400 g/giorno). In Italia, il 3% della popolazione dichiara di non mangiare frutta e verdura e solo l’8% ne consuma almeno cinque porzioni al giorno.

E l’Emilia-Romagna?
Si colloca al di sotto della media nazionale, con solamente il 6,7% della popolazione che mangia frutta e verdura cinque volte al giorno. È evidente dunque che c’è un gap tra ciò che è buono per la salute e i comportamenti individuali: pertanto l’obiettivo di questi progetti è informare e sensibilizzare sull’importanza di mantenere un corretto stile di vita e un adeguato consumo di frutta e verdura.

Quali iniziative metterete in campo quindi a Faenza?
Il progetto Sos nutrizionale in Romagna partirà da metà ottobre e avrà sede proprio a Faenza, al Tecnopolo di via Granarolo dove un giorno alla settimana sarà presente un biologo nutrizionista di “La nutrizione in aiuto”, per effettuare azioni di screening allo scopo di monitorare la salute nutrizionale della popolazione ed educare le persone al mantenimento di un buono stato di salute. Saranno sei i biologi nutrizionisti coinvolti e il giorno in cui sarà presente uno dei biologi nutrizionisti varierà tra lunedì, mercoledì e giovedì, sempre dalle 9 alle 17.30. A questa attività di monitoraggio si affiancheranno azioni di divulgazione e comunicazione delle qualità nutrizionali di frutta e verdura, rigorosamente a km zero. Vogliamo sottolineare il ruolo fondamentale delle produzioni agricole coltivate localmente. Inoltre i produttori di Confagricoltura Ravenna distribuiranno gratuitamente frutta e verdura alle persone che si sottoporranno allo screening, con lo scopo di educarle ad un’alimentazione sana. Tutto il percorso è gratuito e organizzato da Confagricoltura Ravenna.

frutta e verdura

E l’altro progetto?
Più frutta e verdura per tutti intende invece favorire il consumo di questi alimenti anche da parte dei pazienti oncologici dell’associazione Onconauti poiché esso costituisce, insieme al corretto stile di vita, un importante fattore di protezione nei confronti di malattie cronico-degenerative, in particolare malattie cardiovascolari e tumori. I due progetti sono integrati tra loro perché vogliamo stringere un “patto per la salute con tutta la popolazione”, incluse le situazioni di fragilità derivanti dalle patologie oncologiche. Si auspica di estendere a breve anche al territorio di Faenza la possibilità di effettuare delle “passeggiate di salute” che si concludono con una visita a un’azienda agricola locale e di avere una scuola di cucina nutrizionale, con una serie di ricette incentrate proprio su frutta e verdura.

L’alluvione che ha colpito Faenza può accelerare questo trend negativo riguardante il consumo di frutta e verdura?
Lo screening che effettueremo sulla popolazione vuole indagare anche questa dinamica però purtroppo ipotizziamo che l’alluvione del maggio scorso possa effettivamente acuire una tendenza alla malnutrizione, già in atto nella popolazione, per due fattori: la scarsa disponibilità di prodotti stagionali locali e la modifica degli stili di vita, con tante persone fuori casa.

Il progetto Sos nutrizionale in Romagna

Il progetto Sos nutrizionale in Romagna partirà da metà ottobre e avrà sede a Faenza, al Tecnopolo (via Granarolo 62). Più frutta e verdura per tutti intende favorire e potenziare il consumo di questi alimenti da parte dei pazienti oncologici «Come Confagricoltura siamo da sempre al fianco dei cittadini per garantire continuità nella fornitura di cibo di qualità, in primis frutta e verdura. E i due progetti – ha aggiunto Nicola Servadei presidente della sezione frutticola di Confagricoltura Ravenna – vanno in questa direzione». Per informazioni: Nicola Servadei (Confagricoltura Ravenna) 348 3953366; Dott. Emanuele Rondina (biologo nutrizionista) 347 5015683; Dott. Massimilano Pantoli (biologo nutrizionista) 388 6588009.

Samuele Bondi