WAM! Festival si terrà anche quest’anno, dall’1 all’8 luglio. Non è stata una decisione facile. Da quando il cielo ci ha scaricato addosso tonnellate d’acqua che si sono trasformate in tonnellate di fango, proprio quando ci saremmo dovuti tuffare a capofitto nell’organizzazione del Festival, ci siamo occupati di altro: spalare, aiutare, ascoltare. Guarire.
Si è deciso dunque di andare avanti e organizzare il Festival nonostante tutte le difficoltà dovute all’alluvione.
Ora le parole di Domenico Giovannini, presidente dell’Associazione WAM, pronunciate in occasione della scorsa edizione, risultano ancora valide: “Non possiamo ignorare quello che succede intorno a noi, ma nemmeno il desiderio di circondarci ancora di bellezza”.
Per aiutare ancora di più i nostri amici, vicini, parenti, e tutti quelli che sono stati colpiti dall’alluvione, è stato deciso di non far pagare il biglietto d’ingresso ma di raccogliere un’offerta libera e di devolvere l’intero ricavato in beneficenza per la popolazione alluvionata.
Il Festival continuerà ad interrogarsi sull’ ecologia e ambiente, sulle interazioni tra noi e il nostro prossimo, tra noi e il nostro mondo: le relazioni complesse che contribuiamo a creare.
Come di consueto, il festival abbraccia diverse arti e ha diverse anime. Si concentrerà su identità: identità di genere, umano, relazioni orizzontali, affinità.

Il tema sarà appunto Orizzontare: una visione orizzontale, un insieme di prospettive che si aprono all’agire, non solo umano. Una serie di possibilità attinenti alla realtà, ma anche al sogno, all’ideale, all’astratto. Una bussola per orientarsi sulla costruzione sempre più complessa di immaginari comuni e di relazioni non convenzionali.
Queste riflessioni hanno sostenuto la scelta della programmazione del festival: prevista una settimana di spettacoli, arte, cinema, musica, incontri.
Il programma
Sabato 1° luglio, alle 20.30 in Piazza Rampi, la giovane danzatrice Siria Del Pomo aprirà il Festival con il suo ultimo lavoro Sommario di decomposizione.
Alle 21.00, Ginevra Panzetti ed Enrico Ticconi porteranno la performance AeReA, prima parte di un dittico che si articola attorno a un oggetto da sempre impiegato per manifestare appartenenza e separazione e che la nostra città conosce bene: la bandiera.
Alle 21.45, Nica Portavia guiderà un incontro di Contact Improvisation aperto a tutti e tutte.
Il 4 luglio, alle 20.30, Chiara Montalbani porterà Totemica, coreografia di Manfredi Perego dedicata a una divinità decaduta che non sa più chi è, che non si riconosce più in nessun luogo e nessun credo, nelle sale di Palazzo Milzetti.
A seguire, visita guidata del palazzo.
Il 6 luglio, alle 10.30, Anna Clara Conti sarà in Piazza del Popolo con la performance Lecose che passano, mentre la compagnia DNA, guidata dalla direttrice artistica Elisa Pagani, con Michael Getman, Marigia Maggipinto, Elisa Pagani, si esibirà con Triple bill presso Arena Borghesi alle 19.30.
A seguire, una proiezione del cartellone estivo a cura di Cineclub Raggio Verde.
Sabato 8 luglio, alle 10.30 Wu Ming 2, parte fin dalle origini del collettivo di narratori Wu Ming, animerà un interessante talk dal titolo Mostri e spiriti del paesaggio presso Biblioteca Manfrediana.
Alle 17.30, il Collettivo OS si esibirà presso il MIC con M.M.M. (Met, Meet, Melt), ideazione di differenti materiali, gestuali e sonori con lo scopo di giungere ad un vero e proprio testo di parole “altre”, di silenzi, di assenze, di unioni.
Nicola Galli chiuderà il Festival in Piazza Rampi alle 20.30 con il suo Il Mondo Altrove:una storia notturna, creazione coreografica in forma di rituale danzato che celebra il moto di un mondo inesplorato.
Mercoledì 5 luglio invece la serata sarà organizzata dall’associazione Fatti d’Arte presso il Fontanone di Faenza, con una mostra d’arte collettiva, un’installazione e un concerto.
Venerdì 6 luglio toccherà invece a MAGMA Aps, con un’installazione site specific dell’artista Thomas Berra, dj-set e concerto presso Villa Orestina.