Ciao Egisto, abbiamo sperato tutti per una settimana che la tua situazione clinica potesse migliorare. Purtroppo domenica è arrivata la triste notizia.

Ci siamo sentiti io, Cesare e Tiziano e ci siamo detti: per descrive tutto ciò che ha fatto Egisto per Brisighella non basterebbe un libro. Vent’anni da sindaco, a partire dai primi anni 60, prima come assessore delegato dell’allora sindaco Achille Albonetti (che purtroppo non riesce a essere qui oggi ma mi ha chiesto di portare la sua vicinanza alla famiglia e a tutta le comunità brisighellese) e poi direttamente come primo cittadino fino alla fine degli anni 70.

Egisto Pelliconi, vent’anni da sindaco

Egisto è stato veramente la Memoria storica del nostro paese, amministratore in un tempo molto complicato, di ricostruzione, di una Brisighella che ancora faceva fatica ad uscire dalle conseguenze della pur lontana guerra. Una Brisighella, come Lui mi raccontava, in cui c’era molta miseria. Una Brisighella però che, e lo diceva con orgoglio, sapeva fare comunità. Ricordava sempre come salvarono il Borgo Antico (la via degli Asini) dalla direttiva di demolizione e ricostruzione, per preservarlo nella sua bellezza. Nel dicembre del 1962 iniziò il percorso dell’adozione dell’innovativo (per i tempi) Piano Regolatore Generale che è ancora oggi il fondamento urbanistico di Brisighella.

Oltre che essere il delegato del sindaco, Egisto era anche assessore ai Lavori pubblici e in quel periodo iniziò la battaglia per la soluzione di uno dei problemi più importanti del Comune di quei tempi: quello della casa. Si legge nei documenti di allora quello che è sempre stata la visione di Brisighella del nostro Egisto: “Nei piani di espansione, si è tenuto conto della necessità inderogabile di integrare la nuova Brisighella e la nuova Fognano con quelle antiche, salvando e valorizzando il patrimonio dei nostri Padri, che è anche fonte di ricchezza morale e materiale per noi e per i nostri figli.” Quelli sono gli anni della nascita della Cab e delle Terme di Brisighella.

Nel 1971 la nascita di Parco Carnè

Egisto era un esponente di spicco della Dc, amico di don Nello, di don Silvano Montecchi (che diventerà vescovo di Ascoli Piceno), del cardinale Amleto Cicognani e dei futuri cardinali Dino Monduzzi (con il quale preparò nei dettagli l’incontro di papa Giovanni Paolo II con la popolazione brisighellese il 10 maggio 1986 in piazza Carducci) e del cardinal Silvestrini, che lui chiamava fraternamente don Achille. È stato anche presidente della Proloco e a lui si devono molte iniziative per il lancio turistico della Brisighella degli anni 70. Nel 1971 fu grande visionario, soprattutto perché l’idea gli nacque in un momento storico in cui la tutela ambientale non era certo al centro delle priorità socio-economiche e politiche, di quello che oggi è il fiore all’occhiello del Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola: il parco Carnè. Mi raccontava che la cifra che venne sborsata fu 10 milioni di vecchie lire ripartiti equamente tra Comune di Brisighella, Faenza e la Provincia di Ravenna a cui si aggiunsero altre risorse per la messa a posto della strada, dell’area esterna e della casa colonica che aveva bisogno di una risistemata.

Il Progetto Cuore Brisighella

Era il ‘72 quando il giovane Carlo Naldoni con il prof Giancarlo Descovich proposero al Comune il Progetto Cuore Brisighella. Progetto che Egisto sposò in pieno e divenne, come da titolo di un bellissimo articolo di Famiglia Cristiana dei tempi che lui conservava con tanta cura, “Il sindaco che mise a dieta i suoi cittadini”. Egisto il Progetto Brisighella lo ha portato sempre nel cuore. Tutti gli anni era abitudine poco prima di natale ritrovarsi a cena fra ex Sindaci con tutta l’equipe, i nostri medici capitanati da Paolo Viozzi, e ripercorrere le tappe di questo grande progetto. La pandemia ha purtroppo interrotto questa tradizione ma vi porto le condoglianze del prof. Claudio Borghi che mi ha chiamato per dirmi che per impegni di lavoro all’estero non può essere presente oggi fisicamente ma vuole esprimere a nome suo e di tutta la sua equipe medica la grande tristezza per aver perso un uomo di grande valore come Egisto che insieme a tanti brisighellesi ha reso possibile un sogno che resiste da 50 anni.

Egisto terminata la sua esperienza da amministratore, come ha ricordato Angela, è sempre stato presente per la Sua Brisighella: come funzionario dell’Inam prima e dell’Usl poi all’Ospedale di Brisighella, amministratore dell’asilo parrocchiale, vice-presidente della Memoria Storica, impegnato in parrocchia. Sempre presente nelle iniziative istituzionali, con la scuola, con l’Anpi, con gli Alpini e con il Gemellaggio. Lorenza, i nostri gemelli di Zwingemberg ti hanno scritto una lettera che Ugo e Cesare ti consegneranno dove Petra ricorda con affetto la Vostra ultima visita in Germania nel 2017 per salutare coppie di amici che non potevano più viaggiare causa l’età. Forte era il suo legame di gratitudine con la Brigata Maiella. Lorenza, ricordo come fosse oggi, l’ultimo viaggio che abbiamo fatto assieme a Gesso Palena.

Un grande uomo politico, che sapeva fare comunità

Egisto era un uomo delle istituzioni, ma è stato anche un grande uomo politico. È stato un fautore, a livello locale, del compromesso storico con Amos Piancastelli. Era un uomo della mediazione e del dialogo ma con un forte radicamento nei valori della dottrina sociale della chiesa e legato stabilmente alla cultura politica del cattolicesimo democratico, sempre fedele agli insegnamenti di Zaccagnini, come ha sottolineato l’onorevole Aldo Preda. Egisto era un uomo che sapeva ascoltare. Me lo concederà il presidente Patuelli, ma per noi brisighellesi la Cassa di Risparmio di Ravenna (detta La Cassa) era/è Egisto Pelliconi. Nella sua veste di consigliere era sempre pronto a cogliere i bisogni dei suoi concittadini e delle istituzioni e a dare risposte alle richieste delle associazioni e degli imprenditori del territorio. Ha sempre creduto nei progetti di valorizzazione del territorio.

Nel 2009 grande è stato il suo impegno per trovare i contributi per gli scavi archeologici del Castello di Rontana. Nel 2012 fu assieme a me tra i promotori del comitato Gli Amici della Faentina. Quel progetto del Treno di Dante nel quale vedeva un’opportunità per il futuro ma con molta probabilità lo portava indietro nel tempo, alla sua infanzia e giovinezza quando, figlio di Domenico “il capostazione” visse prima nella stazione di San Martino in Gattara e poi in quella di Brisighella. Lui stesso mi raccontò che in gioventù, dopo il diploma magistrale, per qualche mese seguì le orme del padre. Che dire… troppo ci sarebbe ancora da dire.

La scomparsa di Egisto lascia un grande vuoto in tutta la comunità brisighellese, a noi che lo abbiamo avuto come consigliere e mentore, a tanti che lo hanno avuto come amico, a molti anche come semplice conoscente. Egisto è stato un grande esempio per tanti di noi e spero vivamente che il materiale che lui ha sempre raccolto possa essere un giorno catalogato e messo a disposizione dei giovani brisighellesi perché anche loro un giorno ne possano seguire il segno.

Ciao Egisto, la tua Brisighella oggi è qui riunita per darti l’ultimo saluto, per stringersi vicino alla tua Lorenza, alle tue figlie, ai tuoi nipoti, ai tuoi cognati e a tutta la tua famiglia. La tua Brisighella è qui per dirti GRAZIE, GRAZIE per tutto quello che hai fatto, e per dirti che non ti dimenticheremo mai.

Davide Missiroli