Nella seduta del Consiglio Comunale di martedì 25 ottobre, l’amministrazione comunale di Modigliana ha risposto all’interpellanza presentata dal Gruppo Consiliare Modigliana Futura, in merito alla situazione della Casa della Salute e alla attività dell’OSCO (Ospedale di Comunità) gestito presso la struttura dell’ex Ospedale di Modigliana.

Una risposta che ha permesso di smentire ogni illazione in merito al presunto smantellamento dei servizi, alla quale questa Amministrazione non si sarebbe opposta.

E’ stata data evidenza dell’importante ruolo svolto dalla struttura del Presidio Sanitario di Modigliana, dell’importante e prezioso ruolo svolto dagli operatori, che ha permesso di affrontare gli anni della emergenza sanitaria attivando, oltre al centro vaccinazioni, il punto per la raccolta dei tamponi e avviando il servizio di tampone molecolare a domicilio.

Tutte attività realizzate grazie alla disponibilità degli operatori sanitari e che hanno evitato alle persone di doversi recare presso le strutture di Forlì o Faenza.

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C’è stato un dialogo continuo con l’AUSL, che è andato ben oltre il confronto necessario nei lunghi mesi dell’emergenza e che ha portato ad affrontare l’emergenza sanitaria in collaborazione con i medici di base, gestire il difficile passaggio legato al pensionamento di due medici di base e la difficile ricerca di nuove professionalità.

Inoltre, dal febbraio 2021, è stato attivato un servizio di prenotazione delle visite mediche e gestione delle ricette, che l’amministrazione aveva richiesto fin dall’ insediamento.

Nella risposta si dà anche comunicazione dell’intervento, del valore di euro 400.000, finanziato grazie ai fondi PNRR, previsto dall’AUSL per la ristrutturazione dei locali dell’ex Ospedale, oltre al progetto di ristrutturazione della Camera Mortuaria.

Nell’Ospedale di Comunità sono stati sostituiti i vecchi letti con 14 nuovi letti automatizzati e si sono avviati inoltre nuovi servizi.

Il servizio ambulatorio cronicità è stato dotato di uno spirometro, di 10 Kit di telemedicina e presso la Casa della Salute, verrà avviato, unica sede nell’ambito del Distretto di Forlì, il servizio di infermiere di comunità; sarà inoltre incrementato il personale dedicato al servizio di infermieristica domiciliare e integrato il servizio del 118 con personale aziendale (autista ed infermiere).

Sono stati implementati il servizio di ambulatorio reumatologico, il servizio veterinario; l’ambulatorio dermatologico (aperto tre giorni alla settimana), l’ambulatorio oculistico (aperto due volte al mese) e dotato di nuove attrezzature.

Non si ha notizia di chiusura di ambulatori se non dell’ambulatorio di Ginecologia ed Endocrinologia, a seguito del trasferimento dei medici, per scelta professionale e personale, ad altre strutture mentre l’ecografo dell’ambulatorio è stato reso al servizio cui era assegnato.

Si tratta comunque di una temporanea sospensione per la quale l’Ausl sta attivando nuovi piani di committenza verso operatori privati accreditati.

Di fronte a questi dati, l’amministrazione si chiede quale sia lo smantellamento dei servizi a cui fa riferimento l’interpellanza.

Inoltre, con l’obiettivo di mantenere una più ampia offerta di servizi sanitari, dopo la chiusura del poliambulatorio “Il Glicine”, è stata fatta richiesta alla Cooperativa Luna Azzurra, che gestisce la struttura della Casa di Riposo, di farsi carico della riapertura del Poliambulatorio, nel quale si stanno eseguendo lavori di adeguamento.

Il Glicine verrà riaperto nelle prossime settimane per attivare servizi di ambulatorio in convenzione con l’AUSL; saranno attivati ambulatori di Cardiologia ed Ecocardiografia; Ortopedia e Traumatologia; Urologia; Ecotomografia Internistica e Articolare; Medicina Generale, Ginecologia e Geriatria.

Per difendere l’Ospedale di Comunità è però necessario avere la presenza dei Medici di Medicina Generale e sappiamo che siamo di fronte ad una grave emergenza che coinvolge tutto il nostro Paese: per questo l’Amministrazione si impegna con l’AUSL nella ricerca di Medici di Base che possano sostituire color che sono prossimi al pensionamento: ma ciò è diverso rispetto all’affermazione diffamatoria di smantellamento dei servizi.

L’Amministrazione dunque ha affermato di voler togliere ogni dubbio ricordando che ha richiamato l’AUSL alle proprie responsabilità e che è impegnata nel mantenere attivi i servizi sanitari presenti nel territorio modiglianese e nel dare risposte ai bisogni socio sanitari della Comunità, che abbiamo l’onore di rappresentare.

Nella sua risposta invece il Responsabile di Distretto dell’AUSL dichiara che “relativamente all’Ospedale di Comunità di Modigliana, questa Direzione smentisce con forza ogni ipotesi di disattivazione.

Al contrario l’OSCO rappresenta un presidio strategico ed essenziale per la realizzazione dei migliori percorsi di assistenza e cura di una consistente parte della popolazione residente e nei confronti del quale sono attive azioni di potenziamento ed implementazione dell’integrazione con altri servizi della rete del sistema sanitario territoriale e ospedaliero al fine di migliorare ulteriormente il livello di assistenza resa alla popolazione, nonché il lavoro dei professionisti che operano al suo interno”.