Tra le tante proposte di letture da fare sotto l’ombrellone, non manca mai quella del romanzo di fantascienza che ci narra di un futuro distopico. Storie che avvengono in scenari esaltanti o terribili che partono però sempre dai grandi temi del nostro presente. Si tratta di un genere di narrativa che ha ancora grande fascino perché, in modo indiretto, ci interroga sul mondo e le sue contraddizioni. E finito di leggere il libro la domanda resta: a partire da oggi, quale sarà il futuro del nostro mondo? Tanti stimoli, per esempio, sono arrivati dagli incontri promossi dalla Pastorale sociale e del lavoro dopo la Settimana sociale dei cattolici italiani di Taranto.
Dopo il convegno a Modigliana sul ripopolamento montano, su il Piccolo abbiamo approfondito quello relativo all’economia circolare che ha avuto luogo a Russi. Successivamente si è svolto a Cotignola quello relativo alle comunità energetiche, realtà che sempre più diventeranno protagoniste in futuro.
Modigliana, Russi, Cotignola. Tre occasioni per condividere assieme un percorso che non ha centro e periferia.
Ripopolamento, rifiuti, energia. Tre temi diversi che sono però intimamente connessi l’uno all’altro e che plasmeranno “il pianeta che speriamo”, come recitava il motto dell’ultima Settimana sociale.
Tre momenti che rappresentano un punto di partenza. Per quanto a volte ci venga da pensare il contrario, le pagine da scrivere sul futuro dei nostri territori sono ancora nelle nostre mani.
Samuele Marchi