Alle enormi difficoltà economiche della Nuova Co.G.I.Sport nel tenere aperte le piscine comunali di Faenza, rispondono con un gesto di solidarietà i collaboratori del Centro Sub Nuoto Club 2000 che operano nell’impianto sportivo di Piazzale Pancrazi. Hanno infatti deciso di donare alla cooperativa che gestisce le piscine faentine una parte dei loro rispettivi compensi del mese di marzo: si tratta di un contributo volontario che ha una forte valenza simbolica, trattandosi di persone per lo più giovani che non nuotano nell’oro, le quali hanno voluto dare un segnale di positività nel settore.
Il gestore delle piscine comunali di Ravenna e di Lugo, per esempio, ha deciso di chiudere da lunedì scorso e di riaprire lunedì 28 marzo per limitare i costi di gas metano e di energia elettrica, che, per effetto di una delinquenziale bolla speculativa, sono aumentati in maniera spropositata negli ultimi due mesi. “Parliamo per la piscina di Faenza di un consumo medio annuo tra i 250 e i 270mila metri cubi di gas – aveva fatto sapere alcuni giorni fa il presidente della Nuova Co.G.I.Sport Roberto Carboni, annunciando la decisione di andare controcorrente e di non chiudere -. Un mese invernale portava fatture dai 15 ai 20mila euro a livello di gas (oltre al costo di funzionamento cogeneratori circa 5.000). Da ottobre fare il conto è facile: la moltiplicazione è per 2,2 nei mesi migliori, o per 4 come sembra nel mese di marzo, probabilmente con una media del 2,5-2,7 nei sei mesi invernali”.
La scelta di privilegiare la mission rispetto alla logica economica ha così trovato il sostegno dei collaboratori sportivi del Centro Sub Nuoto Club 2000, i quali cercano di fare in modo che la loro “casa” non chiuda, né ora, né mai.