Caro don Elvio, ci perdonerai da lassù, sappiamo che non amavi parlare di te, ma ancora una volta chiuderai un occhio per noi. Potremmo scrivere tanto delle opere che hai compiuto nei tuoi 26 anni a Marzeno, ma quelle rimarranno davanti ai nostri occhi e ci parleranno di te. Siamo grati al Signore per averci concesso il privilegio di poter trascorrere tanti anni in tua compagnia. A Marzeno sei stato l’istituzione del paese. Un punto di riferimento solido per la fede. Hai visto passare tante generazioni, ti sei sempre adoperato per far crescere il paese attraverso le sue persone. Esattamente come accade con un padre, la tua fiducia e il solo saperti al nostro fianco ha spinto tanti di noi ad andare oltre i propri limiti.

Abbiamo dovuto spesso condividerti con i tuoi importanti impegni, ma eravamo tutti orgogliosi che il nostro parroco fosse “un pezzo grosso”. Ogni sera ritornavi contento nella tua piccola parrocchia di campagna dai tuoi semplici fedeli. A un primo incontro il tuo portamento e il tuo sguardo fiero potevano incutere un certo timore reverenziale, ma una volta vinta la timidezza hai saputo trasmettere, a tuo modo, l’amore ai tuoi fedeli.

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Oggi capiamo che era proprio quella modalità cosi fuori dall’ordinario che ti rendeva speciale.
Siamo stati molte volte un pubblico indegno per la tua smisurata cultura, ma è stato bello che tu provassi sempre e comunque a trasferirci il tuo sapere. Ci hai donato in tante occasioni riflessioni davvero toccanti. Abbiamo vissuto un primo distacco nel 2015 quando, con grande senso di amore verso la tua Chiesa, hai accettato il trasferimento a Brisighella in età già avanzata e con la malattia che non ti dava tregua, ma che mai ti ha condizionato. Quel giorno ci dimostrasti ancora una volta come la tua missione venisse prima di tutto ed è stata una grande lezione per tutti noi.

Ringraziamo quel giorno per averci concesso l’occasione di festeggiarti come meritavi, di salutarti e di esprimerti quei sentimenti che tante volte lasciamo colpevolmente nel cassetto. Oggi siamo costretti a un altro distacco e dobbiamo cercare di vincere un’egoistica tristezza sapendoti finalmente riunito con la tua cara mamma Anna nella casa del Padre.
Buon viaggio caro don Elvio, veglia su di noi.

con affetto, la tua Marzeno

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