Riprogettare le nostre case a partire da uno stile di vita che guardi a un nuovo rapporto con l’ambiente, riducendo le emissioni di Co2 e puntando all’autoconsumo. Marco Caroli è manager di Stone Pine, azienda faentina che si occupa della costruzione di impianti fotovoltaici in tutto il territorio nazionale.

Efficientamento energetico nell’ambito della casa

Quali sono le sfide maggiori in campo energetico?

La sfida è sempre quella: ridurre le emissioni nocive in atmosfera e fermare l’aumento delle temperature. Ma farlo è complicato e costoso. È glamour parlarne, ma pochi sono disposti a fare le rinunce e gli investimenti necessari. Sarà richiesto un cambiamento al nostro stile di vita, e un uso più consapevole e razionale dell’energia – più in generale dovremo cambiare il nostro modo di produrre e di consumare.

Marco Caroli
Marco Caroli, manager di Stone Pine

La relazione dell’Ipcc sui cambiamenti del clima, pubblicato ogni anno dall’Onu non lo legge nessuno perché è sicuramente poco ammiccante, ma parla del nostro futuro, e quest’anno è stato particolarmente “convincente”, dichiarando che il tempo a nostra disposizione è scaduto e occorre prendere iniziativa. Pena, enormi disagi per eventi atmosferici. Eventi che già oggi causano sofferenze in paesi più esposti del nostro, paesi che non fanno audience, ma sono già in atto migrazioni di interi popoli per mancanza di acqua o per l’innalzamento dei mari. Lo stesso papa Francesco non ne fa un segreto. Spero vivamente che le recenti iniziative prese dall’Ue portino risultati perché percepisco il rischio e sento il problema più di altri.

Alla luce di questo, come efficientare la casa del futuro?

Sarà sicuramente più efficiente e più confortevole delle abitazioni odierne. Le pareti saranno ben coibentate, così da ridurre la quantità di energia necessaria per la climatizzazione estiva e invernale, e il comfort abitativo sarà maggiore. L’energia sarà prodotta localmente da un impianto fotovoltaico e associato a una batteria che possa colmare il fabbisogno notturno. Il tutto sarà controllato da un computer in grado di rilevare la disponibilità di energia, provvedere allo stoccaggio e al rilascio quando necessaria – per l’uso domestico e per la mobilità.

Queste le nuove abitazioni, ma cosa possiamo fare invece per i nostri centri storici?

Li vorremmo vedere per sempre belli come sono oggi e rispettosi delle nostre tradizioni costruttive, ma per efficientarli qualche compromesso dovrà essere raggiunto. Non potremo applicare le stesse soluzioni che si usano per le nuove abitazioni, ma le soluzioni esistono. La tecnologia ci verrà in soccorso, avremo isolanti più sottili e impianti fotovoltaici sempre più ridotti. Quanto alla Pubblica amministrazione, sono certo che metterà in campo tutte le proprie risorse per sostenere le imprese e i tecnici preposti al raggiungimento di questo arduo compito, complesso ma oramai improrogabile.

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