Martedì 8 luglio la Residenza Villa Stacchini di Faenza ha celebrato un compleanno davvero speciale, quello di Gennaro Di Marzo che ha spento 100 candeline, circondato dall’affetto dei suoi familiari, degli ospiti della struttura, del personale.

La storia di Gennaro, nato in provincia di Campobasso l’8 luglio di 100 anni fa
Nato a Bonefro, in provincia di Campobasso, l’8 luglio 1925, Gennaro ha attraversato un secolo di storia con forza, dignità e tanto spirito di sacrificio.
Da giovane ha lavorato come contadino, poi è stato chiamato alle armi durante la Seconda Guerra Mondiale. Terminato il conflitto, si era ripromesso di non tornare a lavorare come agricoltore ed è partito per la Svizzera in cerca di lavoro come muratore, accettando successivamente un impiego a Mogadiscio, in Libia, dove ha vissuto per un paio d’anni.
Il suo rientro in Italia è avvenuto dopo il colpo di Stato del 1969, che portò al potere Muammar Gheddafi e segnò profondi cambiamenti nel paese.
Stabilitosi a Imola con la moglie Concetta, Gennaro ha costruito, mattone dopo mattone, la loro casa e una solida famiglia; dal matrimonio nascono due figli, Nicola ed Elide. Con l’avanzare dell’età, Gennaro si è trasferito alla Residenza di Villa Stacchini di Faenza, dove vive tuttora con grande lucidità e memoria vivace, apprezzato da tutti per la sua simpatia e per la passione con cui si dedica ogni giorno al gioco della Scala 40 con altri ospiti.

Grande festa a Villa Stacchini
La festa di martedì nella struttura di Villa Stacchini, in viale Stradone, è stata un autentico momento di comunità. Hanno partecipato, oltre agli altri ospiti e ai familiari, i due figli e le nipoti, anche il personale volontario della Croce Rossa.
Ci sono stati molti sorrisi, abbracci, brindisi, fotografie e qualche lacrima di emozione, il tutto allietato dalla musica de “Gli alluvionati del liscio” e dai balli e dagli sciucaren del Team Dance Borgo.
Al momento era presente anche il sindaco di Faenza, Massimo Isola, che ha portato a Gennaro Di Marzo i saluti della città donandogli una stampa litografica di Francesco Nonni. Il sindaco ha ascoltato alcuni aneddoti della vita di Gennaro e ha sottolineato quanto sia preziosa la memoria di chi, come lui, ha vissuto e lavorato con umiltà, coraggio e dedizione.















