Un’iniziativa accessibile a tutti per lanciare un messaggio collettivo contro la guerra e a favore della giustizia sociale e ambientale. Il 1° luglio a Faenza si pedala per la pace, da piazza San Francesco a Tebano, unendosi idealmente a una mobilitazione nazionale che mira a collegare Roma e Kiev in un ponte simbolico di solidarietà.

Una pedalata simbolica da Faenza a Tebano contro la logica delle armi e in favore dei diritti umani
Emergency e Fiab uniscono le forze a Faenza per promuovere la prima edizione di “Pedaliamo per la pace”, in programma lunedì 1° luglio. L’appuntamento è alle 17 in piazza San Francesco, da dove partirà un percorso in bicicletta diretto a Tebano. L’iniziativa, accessibile e aperta a tutti, vuole riportare nel quotidiano un messaggio collettivo contro la logica delle armi e a favore dei diritti umani e della convivenza pacifica.
Chi parteciperà alla pedalata, organizzata dai gruppi locali delle due associazioni, lo farà per compiere un gesto concreto e visibile di vicinanza a chi è colpito dalla guerra, scegliendo un mezzo – la bicicletta – che diventa simbolo di rispetto dell’ambiente, equità sociale e giustizia climatica.
Un messaggio nazionale: idealmente in bici fino a Kiev
Quella di Faenza è solo una delle decine di pedalate organizzate in tutta Italia nell’ambito dell’iniziativa diffusa “Pedaliamo per la pace”. L’obiettivo simbolico è ambizioso: collegare idealmente Roma e Kiev, unendo tutte le città coinvolte in un unico conteggio nazionale dei chilometri percorsi. Una sorta di “ponte di solidarietà”, costruito sulle due ruote, che intende opporsi alla corsa al riarmo scegliendo invece la via del dialogo e della partecipazione.
L’iniziativa si ispira anche all’esperienza concreta di Emergency in Ucraina, dove l’organizzazione umanitaria è impegnata con progetti di assistenza sanitaria destinati a chi è rimasto nel Paese. Anche in quel contesto, gli operatori dell’ong raggiungono in bicicletta le comunità più remote e i soggetti fragili, offrendo cure di base a chi non ha la possibilità di spostarsi.
Lo “straccio di pace”: un segno contro ogni guerra
A tutti i partecipanti verrà consegnato uno “straccio di pace”, da portare con sé durante la pedalata. Si tratta di un piccolo gesto simbolico, ma carico di significato: un modo per dire no alla guerra – a tutte le guerre – e ribadire che la pace si costruisce insieme, anche con fatica, anche in salita.
Il calendario in costante aggiornamento con le date e le località è pubblicato su:
emergency.it/pedalata e andiamoinbici.it