Non è passato il referendum con i cinque quesiti legati al lavoro e alla cittadinanza dell’8 e 9 giugno. La percentuale di votanti si è fermata, a livello nazionale, al 30,58%, con il quorum dunque decisamente lontano, mentre a Faenza si sono recati alle urne quasi 17mila cittadini (38,09%). Tra le realtà cittadine che hanno sostenuto i “sì” c’è Fronte Comune, associazione creata nel 2019 da giovani studenti e lavoratori per favorire l’attivismo, confrontarsi sui problemi della città e proporre soluzioni concrete. Nel marzo 2025 Fronte Comune si è poi trasformata in progetto politico. Abbiamo incontrato il socio fondatore, Gianluca Baccarini.
Intervista a Gianluca Baccarini: “La democrazia richiede dialogo e partecipazione attiva”
Baccarini, delusi dal risultato?
L’esito delle urne evidentemente, per noi di Fronte Comune, non è soddisfacente. Sapevamo che la partita del referendum sarebbe stata difficile, alla luce della poca informazione e di una spinta verso l’astensione, favorita anche da esponenti politici di primo piano. Rimane però un aspetto positivo ovvero che temi fondamentali come lavoro e cittadinanza sono tornati al centro del dibattito politico. Il mancato raggiungimento del quorum non cancella l’importanza di queste tematiche e non può far dimenticare che in Italia il lavoro è sempre più povero e precario, con un impatto diretto sulla crisi demografica che stiamo vivendo.
L’astensione sembra ormai un trend consolidato. Come riavvicinare le persone, in particolare i giovani, alla politica?
La democrazia richiede dialogo e partecipazione attiva, che deve essere incentivata da tutte le istituzioni, partiti politici compresi. In questo momento invece, ai partiti maggiori sembrano mancare ideali e visione programmatica. A spiccare ormai sono solo i leader, mentre le formazioni politiche rimangono sullo sfondo. Così, le persone faticano a sentirsi rappresentate e rimangono lontane dalle urne.
Chiusa la stagione referendaria, quali sono gli impegni per Fronte Comune?
Fronte Comune nasce per dare una risposta ai bisogni concreti dei giovani, mettendo sempre al centro il bene comune e dunque ripartiamo da qui, dai nostri valori fondanti. Le nostre priorità sono: la casa e il tema dell’abitare, la messa in sicurezza del territorio, su cui è necessario accelerare, il lavoro e la mobilità. Vogliamo portare il nostro contributo per costruire una città che dia opportunità ai giovani, in modo che possano costruire il loro futuro a Faenza, anche puntando sullo sviluppo culturale ed artistico. Il nostro obiettivo è impegnarci per una Faenza dinamica, inclusiva e sostenibile, rifacendoci ai principi propri dell’ecologia integrale, che vede uomo e ambiente alleati. Coerentemente con i nostri ideali, continueremo poi a portare avanti i progetti che abbiamo sviluppato in sei anni di vita dell’associazione.
Ovvero?
Ci siamo impegnati, fin dalla fondazione, in progetti di rigenerazione urbana. In particolare, ci stiamo battendo per la realizzazione di una cittadella universitaria, nell’area compresa tra la chiesa dei Servi e Case Manfredi e per far nascere delle aule studio, in Borgo, all’interno di uno spazio compreso tra la chiesa della Commenda e il chiostro della Magione. Un primo passo, per quest’ultimo progetto, è rappresentato dall’ottimo risultato raggiunto dalla Commenda all’interno dei luoghi del cuore del Fai. Grazie ad una grande partecipazione dal basso, con più di 4mila voti infatti questo luogo unico si è piazzato al 114° posto in classifica (5° luogo del cuore dell’Emilia-Romagna), su oltre 39mila beni artistici e culturali italiani.
Che ruolo giocherete alle prossime elezioni amministrative a Faenza?
Il nostro obiettivo è essere presenti alle prossime amministrative, che vediamo come una prima tappa del nostro percorso politico. Vogliamo portare il nostro contributo ed aiutare Faenza a crescere e ad evolvere, in tanti ambiti. Siamo un gruppo di giovani, con grande entusiasmo, voglia di impegnarci e senza direttive imposte dall’alto e questo è lo spirito con cui vogliamo approcciarci alle prossime amministrative.
Samuele Bondi