Un progetto innovativo, pensato per la terza età, sorgerà accanto alla residenza Bedeschi di Bagnacavallo. Alloggi accessibili, spazi comuni e servizi integrati comporranno un nuovo modello abitativo orientato alla prossimità e al benessere delle persone anziane.
Un modello abitativo innovativo per la terza età
È stato presentato ufficialmente mercoledì 4 giugno, in occasione della festa annuale della residenza per anziani F.lli Bedeschi di Bagnacavallo, il nuovo progetto dell’Asp dei Comuni della Bassa Romagna: Casa Mia, un’iniziativa dedicata agli anziani parzialmente autosufficienti che coniuga autonomia, sicurezza e qualità della vita.
Firmato dall’architetto Antonio Bandini di Faenza, il progetto prevede la realizzazione di nove mini-appartamenti organizzati secondo il modello del cohousing, con servizi comuni pensati per favorire relazioni sociali, attività quotidiane e supporto leggero.
L’investimento complessivo sarà di circa 2 milioni e 500mila euro, interamente coperto da risorse proprie dell’Asp. L’assegnazione dei lavori è prevista entro il 2025.


Dove sorgerà il nuovo complesso
Il nuovo insediamento sarà costruito nel terreno adiacente alla residenza Bedeschi, dove si trova un edificio rurale che verrà ristrutturato per ricavare sei unità abitative. Le restanti tre unità saranno realizzate ex novo. Tutte le strutture saranno collegate tra loro, per assicurare continuità funzionale e prossimità tra servizi e abitazioni.
Ogni appartamento sarà accessibile, arredato e completo di bagno assistito, angolo cottura attrezzato e dispositivi di sicurezza. Il progetto prevede inoltre numerosi spazi condivisi, tra cui una sala polifunzionale, una palestra per attività motoria dolce, un giardino attrezzato, una lavanderia e locali per attività di animazione. È prevista anche una presenza socio-sanitaria leggera, con assistenza attivabile su richiesta.
Coordinamento con i servizi del territorio
Elemento centrale del progetto sarà lo sportello A Casa Mia, che troverà sede all’interno del nuovo complesso. Si tratterà di un punto di riferimento per orientare e sostenere le famiglie e le persone anziane non autosufficienti, con l’obiettivo di favorire la permanenza a domicilio e migliorare l’accesso alla rete dei servizi socio-sanitari territoriali, anche in collaborazione con l’Ausl della Romagna.
Tra gli interventi previsti anche la realizzazione di un percorso attrezzato all’aperto, pensato per l’attività motoria, la prevenzione sanitaria e l’inclusione sociale, per contrastare l’isolamento e rafforzare l’autonomia funzionale.
Una “casa” che è anche comunità
Alla presentazione sono intervenute l’amministratrice unica dell’Asp, Emanuela Giangrandi, e la direttrice Monica Tagliavini. Per la struttura ha preso la parola anche Antonella Gavelli, coordinatrice della residenza, mentre per il Comune di Bagnacavallo era presente l’assessora alle Politiche sociali Maura Zavaglini.
«Con Casa Mia – ha spiegato Emanuela Giangrandi – non ci limitiamo a realizzare nove alloggi in cohousing: il nostro obiettivo è costruire un punto di riferimento territoriale per la domiciliarità. In collaborazione con Ausl e servizi sociali, vogliamo mettere a disposizione, in un unico contesto, tutto ciò che può sostenere le persone anziane e le loro famiglie nel percorso di autonomia. Non solo spazi abitativi sicuri, ma anche servizi di orientamento, attività motorie, occasioni di relazione e interventi leggeri di assistenza: un piccolo ecosistema di prossimità».
Anche il sindaco di Bagnacavallo, Matteo Giacomoni, ha espresso apprezzamento per il progetto, definendolo «un’opera importante non solo per la città, ma per tutto il territorio, che punta sull’autonomia, sulla dignità e sulla qualità della vita delle persone anziane, in un contesto accogliente e innovativo».
Una festa di comunità per presentare il progetto
La festa durante la quale è stato presentato Casa Mia è stata realizzata con il contributo del comitato locale della Bassa Romagna della Bcc Ravennate, Forlivese e Imolese, rappresentata da Pierluigi Ravagli. Il pomeriggio è stato animato dal gruppo Ariafina, che ha proposto canti della tradizione popolare romagnola, seguito da un ricco buffet e una grande torta per tutti gli ospiti.

